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MotoGP 2020 Ducati - Petrucci: “Ora so come reagire alle difficoltà"

Il team ufficiale Ducati è stato presentato ieri a Bologna e Danilo Petrucci è pronto per cominciare una nuova stagione con il passo giusto. Il pilota di Terni ha imparato dagli errori dello scorso anno, ha raccontato il suo rimpianto più grande del 2019 e punta in alto in questo 2020 che lo vedrà anche sul mercato con il contratto in scadenza
"Quest’anno so come reagire davanti alle difficoltà"
L’8 marzo  sul circuito del Qatar, al via ufficale della stagione MotoGP, Danilo Petrucci vestirà ancora i colori del team Ducati, insieme ad Andrea Dovizioso. Lo scorso anno il “Petrux” ha avuto un finale di stagione decisamente sotto le aspettative, chiudendo poi in sesta posizione, durante l’inverno ha avuto modo di pensare a cos’è successo in quel periodo e ha spiegato: “Non mi è piaciuto il finale del 2019, ero terzo in campionato fino a tre gare dalla fine e ho fatto poi pochissimi punti. In ogni caso, a livello di punti e di prestazioni è stato il mio miglior anno ma nel 2020 voglio migliorare. Non mi pongo obiettivi particolari, voglio fare il massimo e non avere rimpianti. Ho le carte per farlo, ho più serenità perché a livello di mercato siamo tutti sulla stessa barca. Nella mente dei piloti questo si sentirà in gara, ma io sono abituato perché sono due anni che combatto per rinnovare. Questo mi dà molta più fiducia. So come lavorare in un team ufficiale e questo fa la differenza. C’è solo da cominciare. Mi sono riposato molto, mi sto allenando con più metodo. Non c’è una stagione più importante di un’altra, ma davanti ho un’altra grande opportunità e voglio fare il meglio”.
Il 2020 sarà un anno da vivere al 100% per Petrucci, che ha detto: “Arrivo in pista con un anno in più di esperienza, sembra poco, ma sapere a cosa vado incontro è un grande passo in avanti. L’anno scorso avevo tutto da dimostrare a me stesso, alla squadra e alle persone che mi avevano dato fiducia, ho fatto tantissimo durante la prima parte dell’anno. Mi sono spremuto al massimo e forse un po’ prima del tempo mi è arrivata la stanchezza, ma questa cosa l’ho capita a posteriori. Sono piccoli dettagli a fare la differenza, non posso dire di non aver dato il massimo. Tante volte non è bastato perché non sapevo come reagire a determinate situazioni. Adesso lo so. Voglio fare di più perché so che posso farlo, voglio mettermi alla prova, vedere dove arrivo, dando il 100% da quando mi sveglio al mattino alla sera quando torno a dormire, sia in pista sia fuori”.
Con Dovizioso la collaborazione continua anche fuori dalla MotoGP: “Abito sempre a Forlì, continuiamo ad allenarci insieme. È chiaro che in gara, come lo scorso anno, non ci risparmieremo. Aveva notato le mie difficoltà nelle ultime gare e non si è intromesso, mi ha lasciato fare e mi ha rispettato. Tra noi c’è sempre un clima di serenità, lavoreremo insieme, anche nei test. Ci conosciamo meglio e poi in gara ognuno farà la sua strada”. Un rimpianto del 2019? “È stato molto difficile reagire bene quando ero in difficoltà. Spesso ho perso la pazienza. Un errore che non mi perdonerò mai sono state le qualifiche dell’Austria, dove ho detto: “Adesso vi faccio vedere io di cosa sono capace” E poi sono scivolato alla terza curva. Da lì in poi mi sono entrato in crisi. Ero veloce, volevo fare la prima fila perché a Brno avevo svolto una gara sotto le mie aspettative e volevo tornare sul podio, ma non si vanno a prendere le cose con la forza, soprattutto in un giro. Ho fatto una cappella madornale: sono partito dodicesimo, al primo giro ero quindicesimo e da lì è iniziata la mia crisi senza che nessuno mi dicesse qualcosa o mi venisse a criticare. Durante la pausa estiva avevo guardato la classifica e mi ero creato delle aspettative, in Austria ho fatto un errore di foga che ho pagato molto caro a livello psicologico. Mi sono messo a pensare che non stavo facendo bene, che stavo sbagliando, mi sono messo in discussione e volevo dimostrare di essere capace di tornare lì. Quest’anno so come reagire davanti alle difficoltà. So di avere la forza di risolverle”.
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