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MotoGP 2020 Ducati - Gigi Dall’Igna: “Tante novità sulla moto, voglio il titolo”

Il direttore generale di Ducati Corse Gigi Dall’Igna ha parlato delle novità che presto vedremo sulla “rossa” impegnata nei test di Sepang, di cosa si aspetta da questa stagione e del mercato piloti
"Ognuno ha fatto la sua parte"
Gigi Dall’Igna ha lavorato duramente durante l’inverno per preparare la Desmosedici GP20. Alla presentazione del team ufficiale ha raccontato così la sua ultima creatura: “Le novità sono tante sotto tutti i punti di vista: ciclistica, motore e aerodinamica. Abbiamo lavorato e lavoreremo ancora sul telaio, sul forcellone, l’aerodinamica cambierà. Il regolamento ormai non permette più di fare chissà quali cambiamenti in quest’area, siamo in gabbia da questo punto di vista, ma abbiamo lavorato per migliorare. Se avremo fatto un buon lavoro lo vedremo solo nei test. Lato motore abbiamo fatto progressi. Lì è dove Honda è migliorata di più lo scorso anno, quindi è dove sarebbe bello avere di nuovo del margine come negli anni passati. Lavorare sulla ciclistica non impedisce di lavorare anche su altre parti per migliorare la moto a 360 gradi”. Il pilota da battere in pista è Marc Marquez e il binomio Ducati-Dovizioso pare essere pronto: “Lui è il riferimento dal punto di vista della guida, ha inventato uno stile rispetto a come i piloti erano abituati prima che lui arrivasse. Ora i suoi avversari stanno cercando di imitarlo, per capire cosa poter fare per stare al suo passo. Ognuno alla fine deve fare la sua parte, il pilota deve cercare di migliorare le proprie attitudini e noi dobbiamo sicuramente dare il nostro contributo lato veicolo”.
Per la terza volta consecutiva nel 2019 Ducati è arrivata seconda, non il risultato sperato, ma Dall’Igna ha commentato: “Individuare delle responsabilità è la cosa peggiore sia dal punto di vista del pilota sia del tecnico. Alla fine vinciamo e perdiamo tutti allo stesso modo. Arrivare secondi per noi vuol dire perdere. Ognuno per la propria parte deve fare il meglio per raggiungere l’obiettivo comune. Mi interessa vincere il campionato del mondo, non avere la moto più competitiva”.
Quest’anno tutti i piloti hanno il contratto in scadenza e quindi ci sarà anche questo aspetto da considerare. L’ingegnere veneto ha detto: “C’è l’idea che se il pilota ha il contratto firmato per il prossimo anno abbia una certa serenità e renda meglio, ma non penso che questa sia sempre la regola giusta. Alcune volte ho avuto la sensazione che ci siano piloti che sotto pressione riescono a dare il massimo”.
L'arrivo di Johann Zarco nel team Avintia è positivo: “Penso possa portare un contributo importante. È un pilota che è abituato a guidare una moto diversa dalla nostra e quindi probabilmente quando un pilota arriva senza pregiudizi, guida come sa fare. Questo a volte aiuta a capire meglio certi limiti, si capisce guardando i dati perché il pilota cercherà di fare delle cose che magari la moto non riesce a fare. Mi aspetto che il suo contributo sia quello di aiutarci a sviluppare la moto”.
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