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MotoGP 2020, Bradl: “Forse Lorenzo in veste di collaudatore non era così motivato come quando era un pilota”

MotoGP news – A quanto pare Jorge Lorenzo resterà fuori da ogni piano 2021 nel motociclismo, dopo aver terminato la sua collaborazione con Yamaha come collaudatore. Stefan Bradl, che lavora per Honda proprio con questo ruolo, ha provato a spiegare cosa può essere successo al maiorchino e ha spiegato quali sono le difficoltà di essere un collaudatore
"Non so cosa Lorenzo farà in futuro"
Quest’anno il collaudatore Honda Stefan Bradl è stato un pilota del team Repsol Honda a tempo pieno, a causa del grave infortunio che ha colpito Marc Marquez, e il tedesco si è fatto trovare in forma svolgendo il lavoro che da lui ci si aspettava. A ottobre ha anche partecipato al test sul circuito di Portimao, dove ha rivisto il collega Jorge Lorenzo che però si è presentato tutt’altro che in forma. Il maiorchino ha girato più piano di circa cinque secondi dal più veloce e quello probabilmente ha incrinato definitivamente il rapporto con la casa di Iwata che non gli ha rinnovato il contratto da collaudatore. Bradl al sito motorsport-total.com ha dichiarato: “È ovvio che non fosse in buona forma in quel test di Portimao. Ma da dove veniva? Non so quanti mesi erano che non guidava la moto. Se vuoi essere un collaudatore devi essere come gli altri atleti di questo sport. Bisogna allenarsi. Non puoi esibirti senza allenarti. E lui è un cinque volte campione del mondo. Sa guidare veloce”. Forse il problema era a livello mentale e il tedesco ha ipotizzato: “Forse la sua motivazione come collaudatore non è così grande come lo era in passato. Non lo so, non voglio dare un'opinione”. Ora che le porte di Yamaha per lui si sono chiuse, e probabilmente anche quelle di Aprilia, Bradl ha aggiunto: “Non so cosa farà in futuro. Se vuole solo godersi la vita o se vuole tornare nel paddock. Questa è la sua decisione”.
Al contrario di Lorenzo Bradl, ex pilota e figlio d’arte, ha sempre avuto come priorità il suo lavoro: “Mi sono sempre preparato, anche se è difficile mantenere la motivazione perché non so mai quando tornerò in moto. Bisogna sempre lavorare senza avere un obiettivo preciso”. Nel dettaglio ha raccontato com’è la sua preparazione fisica: “In inverno mi concentro sull'allenamento normale, sulla resistenza e sulla forma fisica come collaudatore. Bisogna avere un livello di forma fisica diverso rispetto a un pilota normale. Non è facile ottenerlo”.
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