Salta al contenuto principale

MotoGP 2019, il circuito delle Americhe visto "dalla parte dei freni". Orari TV

MotoGP news – Il terzo appuntamento stagionale della MotoGP sarà disputato questo fine settimana ad Austin, in Texas, su un circuito piuttosto particolare. Secondo i tecnici Brembo che assistono tutti i piloti in griglia, la pista è mediamente impegnativa per gli impianti frenanti. Ecco perché
3rd round
Il circuito delle Americhe ospita il terzo Gran Premio della MotoGP, questo fine settimana, e si tratta di una pista caratterizzata da un impressionante inclinazione del rettilineo che porta alla prima curva a sinistra. Qui in totale ci sono 41 metri di dislivello tra il punto più basso e quello più alto della pista e in generale il tracciato di Austin è da considerarsi mediamente impegnativo per gli impianti frenanti. Secondo i tecnici Brembo, che lavorano con tutti i piloti della top class, il tracciato ha un punteggio 3 di difficoltà, in una scala da 1 a 5. Pur non essendo la pista più lunga del Mondiale, il circuito delle Americhe è quello con più punti di frenata ogni giro: 12. Questo vuol dire che i piloti usano i freni 37 secondi al giro, il secondo valore più alto del campionato dopo i 39 secondi di Sepang.
La presenza di 4 curve in cui i piloti cambiano direzione e frenano quel tanto che basta per perdere un massimo di 35 km/h di velocità riduce la decelerazione media sul giro: in queste curve la decelerazione oscilla tra gli 0,5 g e i 0,7 g e ciò spiega gli 0,98 g medi, il secondo valore più basso del campionato dopo gli 0,95 g del Sachsenring.
Dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore supera i 7 quintali e mezzo: in pratica ogni 2 minuti un pilota è chiamato ad uno sforzo di 36 kg.
Delle 12 frenate del Circuit of the Americas 3 sono classificate come impegnative per i freni, una è media difficoltà, mentre le restanti 8 hanno un’incidenza leggera sugli impianti frenanti.
La più dura di tutte è quella alla curva 12: le moto arrivano a 339 km/h e frenano per 6,3 secondi per scendere a 63 km/h. I 323 metri della frenata costituiscono il secondo valore più alto dell’intero Mondiale e comportano una decelerazione di 1,5 g.
Nella prima curva dopo il traguardo però sono molto alti anche il carico sulla leva della pompa freno Brembo (5,8 kg contro i 6,1 kg della curva 12) e la pressione del fluido freno che raggiunge i 12,5 bar. I piloti iniziano a frenare ad una velocità più bassa, 302 km/h e continuano ad agire sulle pinze in alluminio per 5,6 secondi. Alla curva 11 invece il carico sulla leva è di 4,7 kg ma la frenata è inferiore ai 200 metri e la decelerazione di 1,4 g. Un valore comunque superiore di 0,18 g alla decelerazione di una Porsche 911 GT3 RS 4.0 da 100 a 0 km/h.
Non perdetevi il GP del Texas, cliccate qui per vedere gli orari diretta TV su Sky e in differita su TV8.
Aggiungi un commento