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MotoGP 2018, Domenicali: “Dovi pilota italiano che paga le tasse in Italia. Non è scontato”

MotoGP news – Alla presentazione del team che la casa di Borgo Panigale schiererà quest’anno sulla griglia di partenza della categoria regina, l’amministratore delegato Claudio Domenicali ha speso lodi per Andrea Dovizioso, vincitore lo scorso anno di 6 Gran Premi e ha punzecchiato Valentino Rossi
"Vittoria al Mugello? Fatto storico"
Ducati ha conquistato il campionato del mondo MotoGP solo nel 2007 con Casey Stoner e dieci anni dopo ha sfiorato nuovamente l’impresa con Andrea Dovizioso, che nella passata stagione ha lottato per il titolo fino all’ultimo Gran Premio di Valencia. Il “Dovi” ha raccolto il primo successo nella speciale cornice del Mugello, davanti al pubblico italiano ed è stato il primo pilota a farlo su una moto italiana. L’amministratore delegato Claudio Domenicali ha dichiarato: “Sono in azienda dal 1991 e quella del Mugello è stata la gara più bella a cui ho mai partecipato, è stata quella più importante per noi. Non ero mai salito sul podio al Mugello, e quando sei lì e guardi sotto è pazzesco. Tu non sei lì come persona, sei lì come amministratore delegato di un’azienda che ha la ragione sociale italiana e sei al fianco di un pilota che ha il passaporto italiano, che paga le tasse in Italia. Ad Andrea secondo me bisognerebbe stringere la mano due volte, perché non è scontata questa cosa, lui è un vero cittadino italiano. Poi secondo me il Mugello è il circuito più bello che abbiamo in Italia, e questa vittoria su questa pista con azienda italiana e pilota italiano non era mai successa. È un fatto storico. Un pilota italiano su moto italiana non ha più vinto dagli anni 70. Quella è stata una giornata importante non solo per l’Italia, ma anche per l’industria motociclistica italiana”. Il “Dovi” è arrivato in Ducati dopo un biennio particolarmente difficile per il produttore italiano, che nel 2011 e 2012 con Valentino Rossi ha ottenuto appena tre podi: “Andrea è arrivato nel 2013 dopo due anni di grandi difficoltà per la moto, dove uno dei più grandi piloti del motociclismo aveva faticato tantissimo, su una moto che era stata lasciata vincente da Stoner. Dovi è stato bravo a credere nel progetto e a ricostruire tutto”.
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