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Moto2 2019, la "squadra" italiana

Moto2 news – La classe di mezzo del Motomondiale da due anni parla italiano: il titolo nel 2017 è andato a Franco Morbidelli e quest'anno a Francesco “Pecco” Bagnaia. Vediamo chi sono i piloti che nel 2019 possono continuare la “tradizione”
Trionferà il tricolore?
Per prepararsi al meglio alla MotoGP, dopo la Moto3, si passa alla Moto2 che aiuta a fare esperienza con pesi e potenze superiori. L’Italia negli anni ha già lasciato il segno: i due ultimi titoli sono stati vinti dagli allievi della VR46 Riders Academy. Nel 2017, infatti, la scena è stata dominata da Franco Morbidelli, mentre questa stagione il grande protagonista è stato Francesco “Pecco” Bagnaia che dal prossimo anno sarà pilota del team Pramac in MotoGP.

Nel  2019 l’Italia sarà la nazione più rappresentata in Moto2 con ben nove piloti, davanti anche alla Spagna che ne conta “solo” cinque. La punta della nostra “pattuglia” è rappresentata dal veterano Simone Corsi con il team tricolore Tasca Racing Scuderia Moto2, che corre nella classe di mezzo ininterrottamente dal 2010. Lo scorso anno il suo miglior risultato era stato l’ottavo posto e quest’anno punta a stare nelle posizioni che contano. Altro veterano alla sua sesta stagione è Lorenzo Baldassarri, che vestirà ancora una volta i colori del team Pons HP40 e che ha concluso il 2018 con una buona quinta posizione. Il “Balda” è più volte salito sul podio lo scorso anno e sarà da tenere d’occhio in questo 2019.

Attenzione però anche a Luca Marini, fratello di Valentino Rossi, pilota dello Sky Racing Team VR46, che dopo aver disputato una buona stagione 2018, nella quale ha anche raccolto il suo primo successo iridato (proprio nella stessa domenica in cui il suo compagno di squadra Bagnaia diventava campione del mondo), ora è pronto a puntare al titolo. Marini è quindi tra i favoriti, considerando anche la grande crescita che ha avuto in questo 2018. Al suo fianco ci sarà Nicolò Bulega, debuttante in questa classe dopo aver passato due stagioni molto difficili in Moto3. Il romagnolo si troverà finalmente in una categoria dove non sarà penalizzato per la sua statura ed è più motivato che mai a dimostrare il suo talento.

Debuttanti come lui sono tutti gli altri, in arrivo dalla Moto3. Ci sono Fabio Di Giannantonio e Marco Bezzecchi, rispettivamente secondo e terzo nel 2018 che hanno lottato per il titolo e si affacciano alla Moto2 con entusiasmo e determinazione. Il primo, romano di origine ma trapiantato in Romagna, ha trovato l’accordo con la Speed Up Racing, mentre Bezzecchi vestirà i colori del team Red Bull KTM Tech3 per questo nuovo capitolo della sua carriera. Presente Enea Bastianini, che dopo aver passato cinque stagioni in Moto3, ha trovato l’accordo con il team Italtrans Racing per sbarcare in Moto2. Il “Bestia” ha preso il posto di Mattia Pasini, che al momento è rimasto senza sella, e sarà affiancato da Andrea Locatelli, confermato dallo scorso anno.

Per l’arrivo in Moto2 di MV Agusta ci sarà invece Stefano Manzi con il Forward Racing Team che riporterà la casa varesina in pista.

Sarà un altro dei nostri a raccogliere l’eredità di Bagnaia? Di certo tutti dovranno vedersela con rivali stranieri, tra cui Alex Marquez (fratello di Marc) alla sua terza stagione in Moto2, Sam Lowes che è tornato con il team Gresini (insieme nel 2016 si erano dimostrati piuttosto competitivi), Tom Luthi in arrivo dalla MotoGP e Brad Binder da molti indicato come tra i possibili candidati al titolo.
 
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