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Per Morbidelli mettere a confronto Yamaha e Ducati non è da gentiluomini

MotoGP news – Il diciottesimo posto ottenuto dal pilota italo-brasiliano a Portimao non rispecchia effettivamente quanto può ottenere con la Ducati, visto l’errore iniziale...

La gara di Franco Morbidelli a Portimao è stata condizionata da una caduta avvenuta nelle fasi iniziali. Il suo risultato, quindi, il diciottesimo posto, non rispecchia le reali potenzialità alla guida della Ducati Desmosedici GP24 del team Pramac, ma ha trovato il lato positivo in una giornata piuttosto complicata. 

Come riporta il sito inglese Crash.net Morbidelli ha dichiarato: “Manteniamo la nostra curva di apprendimento con questa moto e posso tornare a casa abbastanza soddisfatto. A livello di risultati non ancora perché in gara ho commesso un errore. Ho fatto una brutta partenza e mi sono ritrovato nel gruppo. Sono andato largo e poi sono caduto”. 

"Avevo un ritmo accettabile e dignitoso"

Dopo esser ripartito, pur senza velleità, ha potuto notare: “Avevo un ritmo molto accettabile e dignitoso. Ho ancora bisogno di imparare tutto ma alcune cose di cui ci stiamo rendendo conto stanno arrivando. Dobbiamo solo andare avanti”. Del resto è per lui una moto completamente nuova e a differenza tutti i suoi colleghi non ha potuto disputare i test pre-stagionali, in Malesia e in Qatar. Così facendo ha perso tempo prezioso, che ora deve recuperare a stagione già cominciata: “Quello che mi manca di più sulla moto è la conoscenza e la libertà di fare le cose di riflesso. Sto pensando troppo a innestare dispositivi, leve del cambio diverse da quelle a cui sono abituato. Non mi sto concentrando molto sulla guida e sulla massimizzazione della guida. Questo è quello che succede quando non hai chilometri e a noi mancano”. 

Paragone? No, grazie

Per quattro anni Morbidelli ha guidato la Yamaha M1 e ha ammesso: “Non voglio fare paragoni tra le due moto perché non sarebbe giusto. Vorrei rimanere un gentiluomo su questo. Quello che posso dire è che mi sento bene. Mi trovo molto bene con questa moto e se guardi il mio ritmo in gara, non avendo alcuna libertà di guida e avendo margine, era buono. Abbastanza per essere al sesto o settimo posto. Ne sono rimasto colpito”.

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