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Marc Marquez potrebbe tornare in Honda

MotoGP news – Ex manager di Ducati, Honda e Suzuki, Livio Suppo ha analizzato gli scenari del prossimo mercato piloti, senza escludere un clamoroso ritorno

Le possibilità per Ducati
Dopo il passaggio di Marc Marquez in Gresini, quest’anno il mercato piloti della MotoGP si annuncia caldo: quasi tutti i piloti hanno il contratto in scadenza. Le pedine che possono spostarsi sono parecchie e Livio Suppo, ex
team principal di Ducati, Honda, e Suzuki, ha analizzato la situazione.

Ha iniziato da Francesco Bagnaia: “Sono sicuro che Ducati proverà a confermarlo. A quel punto ci sarà un solo posto libero nel team ufficiale. Non credo sarà possibile confermare tutti i piloti entro l’estate”. Enea Bastianini, dopo un 2023 da dimenticare costellato da infortuni, dovrà far vedere quanto vale, Jorge Martin punta al team ufficiale, e poi c’è Marc Marquez, pronto a debuttare quest’anno sulla Ducati del team Gresini.

Suppo ha spiegato: “Marc ha chiesto un contratto di un solo anno per capire se può ancora lottare per il titolo. Guarderà come saranno messe Honda, KTM e Ducati, poi deciderà. E non credo che Pecco abbia qualcosa da dire sul suo compagno di team: quando ero in MotoGP, a meno di un problema caratteriale, un pilota non poteva lamentarsi del suo futuro compagno solo perché pensava che questo potesse risultare più veloce di lui. Ogni Casa deve provare ad avere il team più forte”.

Honda e Marquez di nuovo insieme?
Quello che Suppo non esclude affatto è un ritorno di Marquez in Honda:
Le due parti si sono lasciate in buoni rapporti. Marquez deve ritrovare la propria forza e intanto la sua assenza toglie pressione a Honda per lo sviluppo della moto. Alla fine praticamente tutto il suo team è rimasto in Honda…” La Casa giapponese sta lavorando duramente per tornare a essere competitiva e ha ingaggiato Luca Marini per un contratto biennale 2024-25. Suppo ha continuato: Abbiamo già visto a Valencia un passo avanti della Honda: potrebbero colmare di molto il divario entro metà 2024. E in questo caso il mercato piloti sarebbe completamente diverso”.

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