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Guido Meda: “Benedico Bagnaia... per Marquez tutto è possibile”

Il vice-direttore di Sky Sport ha commentato per noi tutti i temi caldi del momento: dal sistema delle concessioni allo strapotere Ducati, dal mercato piloti fino al pronostico per il primo Gran Premio del Qatar. Ecco come "the voice" vede questo inizio di stagione della classe regina

Durante la presentazione del palinsesto Sky abbiamo intervistato in esclusiva Guido Meda, vice-direttore di Sky Sport e direttore della redazione motori. La "voce della MotoGP" ha commentato per noi tutti i temi caldi di questo inizio di stagione, dalle concessioni al mercato piloti, passando per il pronostico della prima gara. Come al solito non si è tirato indietro, ecco cosa ci ha detto!  

Nel 2024 assisteremo a un altro monologo tra Ducati?
È la cosa più facile da ipotizzare, a essere onesto. Le Ducati sono tante e vanno forte. La GP24 sembra essere una moto migliorata e in pista ce ne sono quattro, le altre sono
GP23, cioè la versione che ha vinto il titolo l’anno scorso. Quindi è altamente probabile che vada così. Però non mi preoccupa o mi infastidisce se c’è una squadra che ha lavorato meglio delle altre. Rappresentano un traguardo da raggiungere per le altre. Da questo punto di vista sono favorevole alle concessioni a Honda e Yamaha per avere tante protagoniste.

La stagione sarà dunque influenzata da queste concessioni?
Teoricamente
hanno questo ruolo, con test praticamente illimitati con i piloti ufficiali, la possibilità di intervenire sui motori e di usare molte più gomme. Hanno tutti gli strumenti che servono per sviluppare una moto, strumenti che gli altri non hanno. Sulla carta la Honda e la Yamaha devono arrivare alla fine dell’anno con un salto quantico, altrimenti c’è qualcosa di serio che non funziona.

 

Ecco la redazione motori di Sky Sport

 

Quest’anno ci sarà un mercato piloti molto acceso, intorno a chi ruoterà?
Marc Marquez. A meno che non vinca il titolo, non me lo immagino che resti da Gresini vita natural durante. Non perché non si stia bene in quel contesto, anzi, è un porto sicuro e un approdo perfetto per lui. Piuttosto perché potrebbe capitare che il team ufficiale Ducati lo voglia o che Honda possa pensare di riprenderselo. Poi in funzione di quello bisognerà vedere il ruolo di Jorge Martin, la destinazione di Fabio Quartararo. Se Fabio in Yamaha dovesse soffrire ancora, potrebbe cedere alle lusinghe di Aprilia che magari in questo momento deve lavorare per trovare un ingaggio plausibile da offrirgli.

Quante possibilità ha Bagnaia di vincere il terzo iridato consecutivo?
Non so, ma so che parte per quello. In questo momento è il più strutturato per riuscirci: ha due mondiali di esperienza alle spalle, quindi ha imparato a gestire la pressione, conosce il mezzo tecnico, in Ducati hanno sviluppato la moto molto bene, lui ha un talento che è sconfinato. Mi viene naturale pensare che giochi per il terzo. Di sicuro c’è che ogni anno la vita gli si complica. È il bello di questo sport, si sono fortificati anche gli altri. Abbiamo visto l’anno scorso come se l’è dovuto sudare e quest’anno probabilmente sarà ancora peggio. È chiamato ad un’altra prova di carattere, di forza, dimostrando a sé stesso – ancora prima che agli altri – quello che è. Tutti noi italiani dovremmo essere più capaci di apprezzarlo per quello che ha fatto, invece di aspettarlo un’altra volta a un altro esame. Basta e avanza quello che ha dimostrato.

Chi sarà la sorpresa del 2024?
Tecnicamente l'Aprilia. Tra i piloti sarà una “sorpresa” Enea Bastianini: me lo aspetto allo stesso livello di Bagnaia e Martin. Vorrei che ci fosse anche Marco Bezzecchi in quel giro, anche se finora nei test è un po’ mancato. Però può arrivare.

Come valuti invece la situazione di Franco Morbidelli?
È un grosso punto di domanda. Sono un “morbidellista” convinto, per molti punti di vista. Mi piacciono anche gli esseri umani, oltre che i piloti e lì dentro ci trovo molte cose che sono ideali per avere un essere umano esemplare quale è lui. Ha certamente sofferto molto l’esperienza con Yamaha, che un pochino probabilmente l’ha spento e non ci voleva il male che si è fatto quest’inverno nella fase in cui doveva conoscere la Ducati (ha dovuto saltare i due test pre-stagionali, ndr). È molto banale dirlo, ma avrà bisogno di due o tre gare di assestamento per darci una risposta. Però non me lo dimentico il Morbidelli vice-campione del mondo del 2020.

Cosa prevedi possa fare Marc Marquez?
Mi aspetto competitività. Quello che non mi immagino è un Marquez che utilizza le sue doti di gestione acrobatica della moto: non paga più guidare in quel modo. Ora paga di più guidare pulito e lui è capace di adeguarsi. Sul passo gara è già stato con i migliori nei test invernali. È Marc Marquez, non bisogna stupirsi.

Se dovessi scommettere sul vincitore del Qatar, su chi punteresti?
Do la benedizione a un avvio straordinario di Bagnaia.

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