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Intervista esclusiva Foggia: “Prendo spunto dalle gare impeccabili di Jorge Lorenzo”

Dopo averlo sfiorato l’anno scorso, quest’anno Dennis Foggia è nuovamente nella rosa dei favoriti, secondo in Moto3 dietro a Sergio Garcia. Abbiamo fatto due chiacchiere con il romano che ha parlato della stagione in corso, di questa classe e dei suoi ricordi più belli
In Francia per il riscatto
Ventuno sono i punti che separano Dennis Foggia dall'oggi leader di campionato in Moto3 Sergio Garcia, dopo l'ultima prova sottotono per l'italiano. Questo fine settimana è però tempo di tornare in pista, a Le Mans, in Francia, per recuperare il terreno perso e continuare in questa lotta al titolo che è decisamente alla sua portata. La nostra Serena Zunino ha fatto prima due chiacchiere con lui su questo 2022, sugli avversari, la classe cadetta e molto altro.

Che bilancio facciamo ad oggi?
Abbastanza positivo. È importante stare davanti. A Portimao e Jerez Honda ha faticato. Mi dispiace, ma il campionato è ancora molto lungo. Ci saranno ancora molti cambiamenti in classifica.

Sergio Garcia è il tuo rivale principale al titolo o ne vedi anche altri?
Sicuramente ci sono anche Izan Guevara, Jaume Masia, Deniz Oncu che spesso è lì davanti. Anche Ayumu Sasaki ora è nel gruppo, ma ci siamo anche noi. Cercheremo di difenderci e fare il massimo.

Come descrivi Garcia?
È un pilota molto veloce e forte, anche nel corpo a corpo. Riesce a frenare molto più forte di noi, ovvero ha la stessa qualità che aveva Pedro (Acosta) l’anno scorso e come lui ha una KTM. Hanno fatto un bello step in avanti, noi stiamo rincorrendo un po’ ma sono sicuro che sulle piste a noi più favorevoli saremo lì con loro. Poi bisognerà giocarsela fino alla fine, sono fiducioso.

Sei al terzo anno con il team Leopard, cosa ti ha fatto continuare questo progetto?
Non ero diventato campione del mondo l’anno scorso e ci voglio provare quest’anno, so che possiamo farcela. Abbiamo tutte le carte per riuscirci, anche se farlo è difficile e mai scontato. Il 2021 è stato quasi perfetto e rispetto all’anno scorso abbiamo già migliorato l’inizio. Mi sono impegnato molto, ci ho creduto, non abbiamo fatto solo piazzamenti ma anche vittorie e podi, quindi è positivo. Ora bisogna continuare su questa linea. Questo mi ha spinto a rimanere, anche se avevo possibilità di andare in Moto2, però preferisco fare il passaggio con un titolo a mio nome.

Sei ormai un esperto della Moto3, com’è questa classe?
Molto strana. Credo sia una delle più difficili, perché siamo tutti giovani, tutti vogliono stare davanti e quando si è nel gruppo è facile sbagliare. Con la maturità negli anni ho imparato a leggere le corse, ho capito quando attaccare e quando difendermi. Il livello è molto alto.

Tu su cosa puoi ancora migliorare?
Prima dovevo migliorare le qualifiche e direi che ci sono riuscito. La mia strategia è quella di girare da solo per vari motivi: non prendere penalità, non beccare la bandiera gialla, per stare tranquillo sul passo gara, e per essere pronto alla Moto2, perché in quella classe la scia è inesistente. Ho messo a posto vari aspetti, credo di essere cresciuto molto anche a livello tecnico. Potrei migliorare di più i primi giri, se fosse possibile tutte le gare andare via in solitaria come fatto in Indonesia…

A chi ti sei ispirato come pilota?
Non mi sono proprio ispirato a qualcuno, ma ho cercato di guardare ad alcune qualità di altri piloti. Tipo Jorge Lorenzo: fin da quando ero piccolo mi piaceva molto il suo approccio alla gara. In MotoGP partiva, faceva tutta la gara in testa con una guida impeccabile. Due anni fa ho avuto la possibilità di conoscerlo e ho un gran rapporto con lui. Ci sentiamo spesso e vado a trovarlo a Lugano. Lo tifavo quando ero piccolo e parlarci adesso come un mio amico è bello. Sono cresciuto vedendo i duelli tra lui e Valentino Rossi. In passato ho fatto anche parte dell’Academy, e stare a contatto con Vale mi ha aiutato molto. Lo vedevo prima in tv e poi tutti i sabati al Ranch, sentirlo anche per telefono faceva effetto. Lui è sempre stato la leggenda. Ovviamente poi apprendi molto allenandoti con un personaggio come lui.

Chi è Dennis Foggia?
Una persona molto buona, forse anche troppo. Andando avanti negli anni sto imparando anche a mettere da parte la mia bontà. Sono un ragazzo, disponibile, molto legato alla famiglia, con dei buoni valori.

Qual è la tua vittoria più bella finora?
Ce ne sono due: a Misano, nella seconda gara dell’anno scorso. Nella prima gara ho vinto, ma era caduto Romano Fenati e non mi piace tanto vincere così. Invece nella seconda, quando c’era anche il tifo più attivo e l’addio di Vale, partivo 14esimo, ho fatto la rimonta e all’ultimo giro ho preso anche margine. L'altra gara è stata in Indonesia, quando ho staccato tutto il gruppo. A livello personale una prestazione così in Moto3 mi ha reso orgoglioso.

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Ecco il calendario 2022 della top class e la classifica del campionato.
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