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“I colori del Motomondiale” i caschi di Aldo Drudi e le MotoGP sono a Milano

Sarà aperta fino a domenica 3 giugno la mostra “I colori del Motomondiale” di Aldo Drudi al Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia di Milano. Il pubblico potrà ammirare da vicino la collezione di caschi realizzati da Drudi e le moto impegnate nella MotoGP
Un'occasione unica!
Se siete veri appassionati di motori e volete vedere qualcosa di unico ed emozionante, vi consigliamo di visitare la mostra “I Colori del Motomondiale”, "summa" della produzione di Aldo Drudi e in scena al Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia di Milano fino al 3 giugno. Esposti i caschi originali realizzati da Drudi, a partire dagli anni ’80 fino all’ultimo ideato per Valentino Rossi, oltre a quelli per Morbidelli, Iannone e Vinales, ma anche la Gilera 250 e il casco e la tuta con cui Marco Simoncelli vinse il Mondiale nel 2008 e le moto iscritte alla MotoGP, con tute e caschi dei piloti che le portano in pista. Aldo Drudi ha raccontato così questa iniziativa: “Ho pensato a questa mostra cercando un modo diverso di raccontare il motociclismo, quello che conosciamo noi che frequentiamo il paddock, anziché quello che, a molti, può sembrare solamente qualcosa di tecnico o ossessivo, gente che gira intorno in pista per andare sempre più forte. Invece non è per niente così. La passione per la velocità è, a mio avviso, qualcosa che viene da lontano, di atavico, che tutti abbiamo dentro. L’andare un po’ più forte di quello che riusciamo a fare con il nostro corpo ha sempre affascinato l’uomo, dalla scoperta della ruota in poi. Qualcosa di ancestrale, che tutti possiamo percepire: il fascino della velocità. I piloti, quando indossano tuta e casco, è come se facessero un passo indietro nel tempo. Cavalieri medievali che si preparano ad affrontare la battaglia, riconoscibili dalle livree delle loro casate. Se un tempo le armi erano lance o spade, oggi sono le moto con le quali ogni domenica scendono in pista a sfidare prima di tutto se stessi e poi gli avversari. Ed è proprio attraverso la grafica e il design di questi oggetti che, con questa mostra, vogliamo raccontare l’animo romantico del motociclismo”.
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