Coronavirus MotoGP 2020 – Poncharal: “Spero si inizi a giugno”
L’epidemia di Coronavirus ha rimandato a data da definirsi l’inizio del campionato MotoGP e il presidente di IRTA Hervé Poncharal ha confermato tutte le difficoltà. Il francese spera si possa partire a giugno: i GP di maggio, Mugello compreso, sono a forte rischio
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Il pensiero del francese
Al momento il calendario della MotoGP vede come prima gara il GP del 3 maggio a Jerez. In realtà, però, sembra molto difficile che si possa fare considerando la gravità dell'epidemia di coronavirus in Spagna. La pensa così Hervé Poncharal, presidente di IRTA (l’associazione dei team): “Il calendario è in mano a Carmelo Ezpeleta e non parlo a suo nome, ma sono in contatto con lui quasi ogni giorno, così come con il CEO di Irta, Mike Trimby, e il presidente di FIM Jorge Viegas. Dobbiamo essere onesti e ammettere che nessuno sa quando il virus scomparirà e fino a quando saranno in vigore le misure prese dai diversi Stati. La maggior parte dei paesi europei è isolata. I grandi eventi sportivi sono stati cancellati e c’è un punto interrogativo perfino sulle Olimpiadi, a luglio. Per questo non è ragionevole fare un pronostico sul calendario 2020. Il circuito di Jerez ha chiuso, una situazione simile c’è in Texas e anche in Malesia la situazione non è delle migliori. Passeranno settimane prima che si possiamo radunare 100mila persona intorno a un circuito. Adesso tutti dobbiamo limitare la diffusione del virus”. Poncharal pensa sia difficile iniziare a maggio: “Osservo come si sviluppa la situazione. Giorno dopo giorno le cose cambiano. Sospetto chiaramente che i GP di maggio siano in serio pericolo, ovvero Jerez, Le Mans e Mugello. Possiamo considerarci fortunati se riusciremo a iniziare a Catalunya, a inizio giugno”.
Al momento il calendario della MotoGP vede come prima gara il GP del 3 maggio a Jerez. In realtà, però, sembra molto difficile che si possa fare considerando la gravità dell'epidemia di coronavirus in Spagna. La pensa così Hervé Poncharal, presidente di IRTA (l’associazione dei team): “Il calendario è in mano a Carmelo Ezpeleta e non parlo a suo nome, ma sono in contatto con lui quasi ogni giorno, così come con il CEO di Irta, Mike Trimby, e il presidente di FIM Jorge Viegas. Dobbiamo essere onesti e ammettere che nessuno sa quando il virus scomparirà e fino a quando saranno in vigore le misure prese dai diversi Stati. La maggior parte dei paesi europei è isolata. I grandi eventi sportivi sono stati cancellati e c’è un punto interrogativo perfino sulle Olimpiadi, a luglio. Per questo non è ragionevole fare un pronostico sul calendario 2020. Il circuito di Jerez ha chiuso, una situazione simile c’è in Texas e anche in Malesia la situazione non è delle migliori. Passeranno settimane prima che si possiamo radunare 100mila persona intorno a un circuito. Adesso tutti dobbiamo limitare la diffusione del virus”. Poncharal pensa sia difficile iniziare a maggio: “Osservo come si sviluppa la situazione. Giorno dopo giorno le cose cambiano. Sospetto chiaramente che i GP di maggio siano in serio pericolo, ovvero Jerez, Le Mans e Mugello. Possiamo considerarci fortunati se riusciremo a iniziare a Catalunya, a inizio giugno”.
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