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Carlo Pernat non le manda a dire: "Le concessioni? Esagerate e punitive. E sui piloti..."

Il manager di Bastianini come di consueto si esprime a tutto campo: sulle concessioni, troppo penalizzanti per la Ducati, ma anche sui piloti outsider (attenti a Di Giannantonio!), sul momento no di Morbidelli, sul futuro di Aprilia e su un'ipotesi di rientro di Marquez alla Honda

Il punto di vista di Pernat
Un'altra stagione sta per cominciare e ci sarà anche Carlo Pernat, veterano del Motomondiale. Il genovese, oggi manager di Enea Bastianini, ha passato una vita nel paddock e, guardando i test, ha già ben chiaro cosa aspettarsi. Lo abbiamo intervistato in esclusiva per faci dire il suo pronostico per il titolo ma anche per la vittoria nel primo GP in Qatar.

Cosa ti aspetti da questo 2024?
Sarà un anno meraviglioso dal punto di vista sportivo. C'è un bel panorama di piloti che si possono giocare il Mondiale. Ci metto dentro sicuramente i due ufficiali Ducati, Francesco Bagnaia ed Enea Bastianini, Jorge Martin che ha dimostrato di essere un bel pilota, al di là del GP di Valencia, metto dentro anche Marc Marquez perché pur avendo una moto che non conosce ha vinto otto mondiali. Mi aspetto che sia della partita. Mi aspetto anche Brad Binder con KTM, è il momento in cui deve giocarsi il titolo perchè la fiducia l'ha avuta. Poi ci sono un po' di punti interrogativi.

Ad esempio?
C'è un outsider che è Di Giannantonio: se incomincia la stagione come ha fatto le ultime cinque gare nel 2023, perché no? Nei test in Malesia ha fatto una simulazione di gara molto buona. Poi c'è il punto interrogativo di Yamaha e Fabio Quartararo: dipende più dalla moto che dal pilota. Il pilota c'è. Non dimentichiamoci nemmeno Marco Bezzecchi, anche se chi ha la moto 2024 della Ducati credo sia in buone mani perché è stato fatto un bel passo in avanti. La GP23 qualche problema di messa a punto ce l'ha avuto.

L'Aprilia dove la mettiamo?
Sta lavorando molto bene a livello di squadre, vedi Trackhouse e l'arrivo di Davide Brivio, e di moto considerando tutti i lavori che ha fatto  sull'aerodinamica. Forse gli mancano i piloti. Aleix Espargarò non ha mai vinto qualcosa, Maverick Vinales sembra sempre lo stesso Vinales: un gran campione, ma non c'è mai.

Parlando di mondiale marche, invece, come la vedi?
Credo che sarà, come negli ultimi anni, un inseguimento alla Ducati. Mi pare che la moto sia ancora la migliore. I costruttori rivali diminuiscono il gap, molti hanno lavorato solo sul motore e le velocità erano un po' strane.

Come valuti l'adattamento di Marc Marquez alla Ducati?
Chiaro che quando cambi moto, dopo averne guidata solo una, anche se vai su una moto quasi perfetta qualche difficoltà la trovi. E' abituato ad altro. Lui è un otto volte iridato, tutto è più facile. Poi non solo dal punto di vista di guidare una moto nuova, ma anche per un problema fisico. Di problemi ne ha avuti tanti, sa solo lui quali sono le sue condizioni, sia fisiche sia mentali.

Chi almeno sulla carta parte svantaggiato è Franco Morbidelli.
Abbiamo conosciuto Franco come un signor pilota. Uno che si è giocato il Mondiale fino alla fine nel 2020, poi ha avuto un crollo dovuto probabilmente alla moto che andava meno, ma secondo me al discorso tecnico si è aggiunto il fattore psicologico. Quando poi scende la catena per qualche anno è difficile metterla a posto. Glielo auguro perché è fortissimo, ma è difficile tirarsi su. Ora ha preso un'altra batosta con l'incidente che gli ha fatto saltare entrambi i test pre-stagionali. Siamo proprio al momento top della sua carriera. Questo è un anno decisivo per lui. Se fa male è difficile poi trovare una sella decente. Poi con i giovani che arrivano... Vedi Acosta che ha fatto più di quello che tutti ci aspettavamo, me compreso. Appena arrivi non è facile. Chiaro che le prove sono le prove e la gara è la gara.

Quest'anno poi ci sono anche le concessioni.
Saranno abbastanza determinanti (qui tutto quello che c'è da sapere sul sistema). Hanno esagerato. Che secondo me sono state anche troppe. Si è punita troppo la meritocrazia, vedi Ducati, per aiutare chi non è riuscito a fare quello che ha fatto la Casa bolognese. Si dovevano fare delle misure un po' diverse. Può andare bene per aiutare Honda e Yamaha che sono più in difficoltà, ma un'Aprilia e una KTM insomma... E' un errore sportivo che non va bene. Allora è inutile che Ducati abbia speso milioni in sviluppo e con capacità, che poi oltretutto gli stanno portando via tutti gli ingegneri più importanti. C'è quasi più mercato dei tecnici che dei piloti. La perdita di Bartolini è molto grossa, era un uomo chiave.

Quando pensi inizierà il mercato piloti?
Ci saranno molti colloqui, ma bisognerà aspettare 4 o 5 Gran Premi. Sarebbe assurdo già firmare dei contratti adesso. Le decisioni penso saranno prese dopo il Mugello. Bagnaia a parte. Penso che molto girerà intorno a Quartararo. Bisogna capire come va la Yamaha: se va bene lui resta lì, se no si apre la caccia, ma bisogna vedere i soldi che ci sono. Penso che sarà cercato da tutti eccetto che da Ducati. Sarà Aprilia che andrà a caccia di piloti, è quella che ne ha più bisogno secondo me.

Proprio l'ad Massimo Rivola ha speso buone parole su Bastianini.
Che Aprilia voglia un pilota italiano forte è chiaro, è un discorso che avevamo già fatto qualche anno fa. Bisogna vedere come andranno le prime gare, vedi cos'è successo l'anno scorso a Enea.

Ti aspetti un ritorno di Marc in Honda?
E' una ipotesi, che però non è campata in aria. Quando vai via facendo un contratto di un solo anno, quando ci si lascia bene, un minimo di accordo potrebbe esserci. E secondo me perché no, anche con Dall'Igna, un'accoppiata. Gigi è stato cercato da Honda, però sai la faccenda di Marc che viene in Ducati è una scelta principalmente solo di Gigi, per cui magari si sono parlati, la Honda aveva già fatto un'offerta. E' un'ipotesi anche questa.

Se dovessi scommettere 10 euro sulla vittoria di Bastianini in Qatar, lo faresti?
Certo, ci punterei anche un po' di più, mi piace vincere tanto! (ride) E lo spero. Già da Valencia la moto nuova gli era piaciuta, è molto adatta al suo stile di guida, è contento, si è messo a posto con la squadra. Ci siamo. Si può giocare il Mondiale.

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