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Campioni in festa 2023 interviste esclusive - La parola a Bagnaia, Bautista e Bulega

All’Unipol Arena di Bologna è andata in scena la festa organizzata da Ducati per celebrare i successi ottenuti nella stagione appena conclusa. Abbiamo colto l'occasione per intervistare in esclusiva i nuovi campioni del mondo Francesco Bagnaia, Alvaro Bautista e Nicolò Bulega.

Un anno straordinario
L’anno scorso Ducati aveva scelto piazza Maggiore, a Bologna, per festeggiare i titoli vinti in MotoGP con Francesco Bagnaia e in Superbike con Alvaro Bautista. Il 2023 è stato un anno ancora migliore del precedente, con il piemontese e lo spagnolo che si sono ripetuti, Nicolò Bulega che ha vinto il titolo in Supersport e Jorge Martin e Marco Bezzecchi che hanno completato il podio iridato della classe regina.

Due chiacchiere con Bautista
Trentanove anni compiuti lo scorso 21 novembre, Alvaro Bautista è il pilota Ducati più vincente in Superbike: “È sempre difficile vincere, specialmente quando hai dei rivali forti come Toprak (Razgatlioglu) e Jonathan (Rea). Chiaro che quando hai l’1 sulla carena sei il favorito e questo ti mette più pressione, tutti si aspettano che tu vinca e anche gli altri piloti vogliono battere chi ha l’1. Ogni campionato è stato diverso, ma difendere il titolo ha reso la stagione più emozionante”. Anche per il 2024 Alvaro ha deciso di mantenere l’1 sul cupolino: “L’anno scorso l’ho scelto perché mi è sembrata una bella sfida. Quando qualcuno guarda le gare e vede la moto con il numero 1 pensa che deve vincere solo per quello. Poi mi ha portato fortuna, quindi lo tengo. E poi sta anche molto bene sul cupolino”.

La prossima stagione dovrà fare i conti con il nuovo regolamento sui bilanciamenti del peso che lo condiziona non poco: “Sarà difficile. Posso mettere un po’ più di peso, ma non sei chili. Sono basso, sono leggero, sono fatto così. Mi sarebbe sempre piaciuto essere più alto”. Poi ha espresso il suo parere sul regolamento: “Non è giusto. Non vado forte per il peso, ci sono altri motivi più importanti e l’aggiunta del peso renderà la moto più difficile da guidare. Capisco che vogliono rendere più uguali le prestazioni, ma non è la scelta giusta. In MotoGP vincono tutte le Ducati, in SBK ho vinto solo io. Comunque cercheremo di lavorare il meglio possibile per stare almeno allo stesso livello di quest'anno”.

Infine ha parlato del suo nuovo compagno di squadra, Nicolò Bulega, campione SSP: “Sarà uno dei piloti che lotteranno per il titolo già dal primo anno. Non solo perché è andato forte a Jerez, ma anche per il metodo di lavoro che ha. Assomiglia molto al mio: lavora molto sul passo gara, sulla prestazione, sul setting della moto. Per me non sarà una sorpresa, ma per gli altri magari lo sarà, il fatto di vederlo tra i pretendenti al titolo”.

Il grande sogno di Pecco
Dopo il titolo del 2022 Francesco Bagnaia ha centrato il bis quest’anno, in una stagione ricca di colpi di scena e che lo ha visto piegare Martin solo all’ultimo GP: “Di solito alla fine della stagione guardo le statistiche e i numeri, mi piace. Wikipedia è una pagina che consulto molto”. Ha realizzato un grande sogno: “Ci credevo, l’ambizione era quella di arrivare al punto dove siamo oggi, ma vincere il titolo in MotoGP ti porta a un livello superiore. È qualcosa di magnifico. Soprattutto farlo con il numero 1 è ancora più bello, quindi proveremo a continuare così. Superbike? Mi piacerebbe vincere anche lì, ma c’è molto tempo”.

Guardando alla stagione conclusa da poco ha raccontato: “Mugello e Austria sono stati i due weekend migliori, forse il Mugello un po’ di più perché eravamo a casa. Il tempo che è stato fatto in 1'44.8 è qualcosa di incredibile. Porto con me il ricordo della marea di gente che tifava per me. È stata la prima volta che li ho visti sotto al podio vestiti di rosso, ed è stato forse il momento più magico della stagione”.

Poi c'è stata la terribile caduta a Barcellona: “È stato un momento complicato, il giorno dopo mi sono svegliato ed ero veramente a pezzi. Non riuscivo a fare niente. Abbiamo iniziato subito con la riabilitazione e abbiamo fatto il massimo per arrivare a Misano che era cinque giorni dopo. Mentalmente non riuscivo più a esprimermi al 100% nelle fasi iniziali di gara o in qualifica”. Eppure ha conquistato subito due secondi posti molto importanti: “Non stavo bene, non stavo neanche troppo in piedi. Ci abbiamo provato e siamo riusciti a ottenere un grandissimo risultato. Non sono comunque contento del risultato perché ero lì per vincere, anche se la condizione non era delle migliori. Riuscire a non perdere 37 punti ma solo 14 è stato fondamentale”.

Nel frattempo Martin ha cominciato a macinare risultati con costanza, tanto da prendere anche la vetta in campionato in Indonesia: “Siamo passati da avere 66 punti di vantaggio a essere in svantaggio. È stata una situazione difficile soprattutto dopo Barcellona. Siamo riusciti a rimanere sempre molto costanti che è la chiave più importante di tutte. La domenica eravamo sempre più forti, abbiamo portato a casa punti, è stato fantastico”.

Poi finalmente c’è stato il lieto fine: “Sono molto orgoglioso, pensavo costantemente che volevo vincere il titolo a tutti i costi. Avrei fatto fatica ad accettare una sconfitta, ma ogni tanto è giusto anche cadere in basso per tornare su. Si impara sempre da ogni lezione e la seconda parte del campionato ha rappresentato una lezione importante per tutti noi”.

Bulega pronto per la SBK
Ha vinto 16 delle 24 gare disputate in Supersport, consegnando così il primo titolo della classe a Ducati. Nicolò Bulega si è meritato la promozione nella classe regina del campionato delle derivate di serie e ha ammesso: “Fa un bell’effetto essere pilota Superbike. Se mi fossi sognato in questa categoria, probabilmente mi sarei voluto vedere qui, è il posto più bello”.
Avrà il Campione in carica come compagno di squadra: “Se batto Bautista vuol dire che ho fatto un bel lavoro. È un due volte campione del mondo, ha molta esperienza in MotoGP, quindi a essere realisti sarà molto difficile. Anche perché vedendo che faticano a batterlo già piloti affermati in Superbike, come Rea e Toprak... Ci possiamo provare”.

Dopo alcuni test con la sua nuova Panigale V4 dice: “So cosa devo fare per andare forte, ma è più difficile metterlo in pratica. Obiettivo? Farò il massimo per fare molto bene, la categoria è difficile. Ho un ottimo team, sono consapevole di avere tutto il pacchetto e tutto ciò di cui ho bisogno per essere forte. Dovrò imparare i movimenti, i riferimenti saranno diversi e non è facile, non si imparano in due giorni e probabilmente neanche in un anno. Sarò un debuttante e ci vorrà tempo”.

Il suo rapporto con Ducati è solido e forte: “Sono tutte belle persone, mi sto trovando molto bene. È la mia famiglia e sono contento di essere qui. È forse il rapporto lavorativo più stretto che ho avuto. Forse lo paragono a quando ero nell’Academy VR46 nei primi anni, quando eravamo molto in sintonia”.

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