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Il passo del Penice in moto: itinerari e cose da vedere

È terra motociclistica per eccellenza, luogo vocato all'enduro, ma anche al turismo su strada, tanto che al valico è presente la statua di San Colombano, patrono protettore dei motociclisti

Il passo del Penice mette in comunicazione Lombardia ed Emilia-Romagna attraverso la valle Staffora e la val Trebbia. È terra motociclistica per eccellenza, luogo vocato all'enduro, ma anche al turismo su strada, tanto che al valico è presente la statua di San Colombano, patrono protettore dei motociclisti.

 

La storia

Il passo del Penice è stata una importante arteria di comunicazione nel passato, quando permetteva di tenere i contatti tra il monastero di San Colombano di Bobbio e i suoi ingenti  possedimenti che si spingevano fino in val Tidone, attraverso il vicino passo della Crocetta con la val Tidone. La sua collocazione lo rendeva anche un importante snodo commerciale tra i feudi imperiali creati da Carlo Magno per mantenere il controllo degli accessi al mare.

 

Caratteristiche del percorso

Il valico si trova lungo la strada statale 461 del passo del Penice, istituita nel 1964. Ha una lunghezza piuttosto limitata – solo 58 chilometri- ma con uno sviluppo che rende giustizia agli amanti delle moto e della buona cucina: tante belle curve da raccordare, un paesaggio dolce e una cucina eccellente, che prende il meglio della tradizione lombarda ed emiliana. La strada inizia a Voghera, dalla SS10 padana inferiore e si snoda parallelamente al fiume Staffora, con un andamento piuttosto curvilineo. Attraversa i centri di Rivanazzano Terme, Godiasco Salice Terme, Ponte Nizza, Bagnaria e Varzi. Da questo punto in poi il percorso si fa nettamente più ripido, assumendo le caratteristiche di una strada montana, fino a entrare in Emilia. Valicato il passo del Penice alla modesta quota di 1149 metri s.l.m., la strada degrada con una discesa molto ripida verso il corso del fiume Trebbia e arriva infine a Bobbio, dove si innesta sulla SS45 della val Trebbia.

 

Dalla Lombardia

Se ci si limita a collegare Voghera a Bobbio, il passo del Penice merita di essere percorso appunto dalla Lombardia: sono 43 chilometri fino al valico, con un andamento che percorre prima il fondovalle per poi inerpicarsi nella parte finale. Per buona parte del primo tratto del percorso in direzione del Passo Penice si segue il confine tra Piemonte e Lombardia; il traffico generalmente non è troppo sostenuto, pochi gli incroci, tanto il verde. Prima di giungere al passo si entra nel territorio della riserva naturale del monte Alpe. Una volta che si è scollinato, a circa 300 metri di quota sotto la vetta del monte, il percorso inizia a decrescere in direzione di Bobbio in maniera importante: in soli 14 chilometri si perdono 900 metri di altitudine, fino a entrare nella graziosa cittadina del piacentino.

Una veduta del monte Penice

Dall'Emilia e dalla Liguria

Per chi è interessato al percorso inverso – non essendo Bobbio esattamente uno snodo viario tra i più importanti o frequentati, si può pensare di partire da Chiavari, in provincia di Genova, e risalire per circa 80 chilometri la SP586R dalla val d'Aveto proprio fino a Bobbio, per poi innestarsi nel percorso sopra descritto. In questo modo l'itinerario diventa decisamente più importante, con uno sviluppo totale di circa 140 chilometri, perfetto per una giornata da trascorrere interamente in moto. Chiavari è facilmente raggiungibile – traffico e lavori permettendo- tanto da Genova quanto da La Spezia, ed è una graziosa località di mare che vale bene un bagno o un pranzo di pesce.

 

Cosa vedere

La strada che porta al Passo del Penice è soprattutto un viaggio da gustare immersi nella natura. Al valico, oltre all'immancabile ristorante, merita una visita la statua di San Colombano. Colombano di Bobbio fu un monaco irlandese, vissuto a cavallo tra il VI e il VII secolo. A lui si devono azioni di evangelizzazione in tutta Europa, soprattutto in Francia e in Italia. Proprio per la sua propensione al viaggio è stato indicato come patrono dei motociclisti.

La statua del San Colombano, patrono dei motociclisti

Al monte Penice è presente anche l'omonima stazione sciistica, meta un tempo molto frequentata. Anche oggi la stazione è aperta, durante la stagione invernale, così come la relativa strada, di modo che il passo è percorribile praticamente per tutto l'anno.

Bobbio vale sicuramente una visita approfondita: bellissimo il Ponte Gobbo, che regala fotografie spettacolari, l'abbazia di San Colombano, il castello Malaspina Dal Verme.

Lo splendido Ponte Gobbo di Bobbio

Oltre alle meraviglie storiche ed artistiche, il borgo medievale di Bobbio è particolarmente apprezzato per la sua gastronomia che è veramente fantastica: maccheroni alla bobbiese e costine di agnello cotte nel brodo con sale, aglio e prezzemolo. E ancora funghi, pinoli alla boscaiola, salumi

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