Salta al contenuto principale

Pressione delle gomme, come si controlla e qual è quella giusta

La pressione degli pneumatici è fondamentale per garantire una guida precisa e sicura. Ecco come e quando è bene controllarla

Il contatto della moto con il terreno è affidato agli pneumatici: pochi centimetri di mescola che determinano la nostra sicurezza: per questo motivo è importante controllare le “scarpe della moto” periodicamente, gonfiarle correttamente e conservarle nei luoghi più adatti per preservarne il rendimento e la durata.

 

Controllare è fondamentale

Può sembrare eccessivo, e invece controllare la pressione degli pneumatici almeno un paio di volte al mese (se non tutte le settimane) è fondamentale. Ovviamente il tipo di utilizzo della moto influisce sulla frequenza e per chi fa fuoristrada la pressione va tenuta sott'occhio anche più spesso.  Una pressione troppo elevata comprometterà il comfort di guida e diminuirà la dimensione dell'area di contatto del pneumatico con la strada (vedi foto sotto), con un grip ridotto sull’asfalto. Una pressione sotto il livello consigliato invece si tradurrà in una minore maneggevolezza, maggiori consumi e tenuta di strada comunque peggiorata.

Una pressione scorretta provocherà anche una più rapida usura del pneumatico, con il rischio nel tempo di dare alla spalla una forma squadrata invece che tondeggiante: tutto questo si tradurrà in una minore sicurezza nell’impostare le curve.

 

Qual è la pressione giusta

La pressione corretta è indicata nel libretto, in cui troverete anche le indicazioni per eventuali variazioni, per esempio se si viaggia a pieno carico con bagagli e passeggero (qui tutti i consigli sulla guida con il passeggero a bordo) in genere si consiglia di aumentare la pressione di 0,2/0,3 bar).

 

Come si misura

Per misurare la pressione delle gomme conviene comprare un compressore o una pompa a pedale dotati di manometro.
Dopo aver svitato il tappo presente sulla valvola e collegato il tubo di gonfiaggio si rileva il valore della pressione dell’aria all’interno della gomma che viene riportata sul quadrante del manometro.
Questo valore si deve confrontare con quelli riportati sul libretto di manutenzione fornito dal costruttore del veicolo.
Se il valore della pressione rientra nell’intervallo dei valori suggeriti la pressione è corretta.
Se la pressione rilevata è inferiore a quella indicata, si deve immettere aria fino al raggiungimento della pressione giusta.

Se la pressione eccede quella indicata si svuota leggermente la gomma dall’aria in eccesso fino a riportarla ai valori ottimali. La pressione va misurata con le gomme fredde, cioè con la moto ferma da almeno un paio di ore.

 

Il “letargo” invernale

Se durante la brutta stagione non utilizzate la moto sarebbe bene parcheggiarla sul cavalletto centrale per evitare che le gomme si deformino per il peso della moto che stressa le gomme in un solo punto. Se la moto non ha il cavalletto centrale o se ce l’ha ma volete comunque fare le cose al meglio, l’ideale è dotarsi di una copia di cavalletti (uno per l’avantreno e l’altro per il retrotreno) che consentono di tenere la moto completamente sollevata da terra.

La moto poi andrebbe tenuta al buio e, se non è possibile, almeno coperta perché la luce è una nemica delle gomme e tende a deteriorare la mescola.

 

L’età delle gomme

Proprio perché le gomme si rovinano se non conservate nel modo corretto, meglio sempre controllare il DOT, la sigla che indica la data di produzione (qui tutte le informazioni per leggere correttamente i codici riportati sulle gomme). Comunque pneumatici prodotti entro tre anni e ben conservati si possono comprare (e usare) senza paure.

 

Le norme del codice

Il codice della strada, nonostante molti motociclisti non ne siano a conoscenza, prevede che gli pneumatici da moto abbiano un battistrada minimo di un millimetro e per i ciclomotori di 0,5 millimetri. La violazione di questi limiti non mette solo a rischio la sicurezza (pensate solo a guidare sotto la pioggia con lo pneumatico consumato), ma comporta sanzioni molto salate: in caso di controllo delle forze dell’ordine,  la multa va da 87 a 344 euro, con possibilità che vengano decurtati due o tre punti dalla patente nei casi più gravi.

 

Come controllare il consumo delle gomme

È quindi indispensabile controllare periodicamente lo stato di usura delle gomme. È semplice, se non si dispone di un calibro o un profondimetro, si inserisce una moneta da un euro nella scanalatura della gomma che compone il battistrada: se le stelle sulla monetina sono visibili la gomma è da cambiare. A ogni modo, quasi tutti i produttori pongono una marcatura caratteristica sulla spalla, in prossimità degli indicatori di usura. Questi indicatori sono filamenti o barrette in rilievo posti sul fondo dei principali solchi. Quando si vedono le barrette sporgere, la gomma è da cambiare.

 

Leggi altro su:
Aggiungi un commento