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MotoGP: Vale, non ci siamo

Dovizioso a parte (che cade all’ultimo giro, si rialza e conclude in coda), Valentino Rossi chiude la classifica delle MotoGP. Se in un weekend la Ducati sembra migliorare, in quello successivo la situazione ritorna al punto di partenza.

Ducati e Vale: punto a capo

Se nel Gran Premio di Cataluya Valentino Rossi aveva dimostrato di aver fatto un netto passo in avanti con la Ducati, con questo weekend sul Circuito di Silverstone il Dottore sembra esser tornato invece indietro. Con la pioggia del venerdì mattina vola e chiude la classifica da leader, ma appena la pista si asciuga torna a fare da comparsa. La Ducati, con Vale, non riesce a trovare una via giusta per affrontare le libere, finisce a terra nelle qualifiche, e in gara l’unica nota positiva è il fatto che riesce a mettere dietro Hector Barbera con la Ducati satellite. Nettamente meglio Nicky Hayden, che sembrerebbe più in grado di domare i cavalli del mostro di Bologna: per lui c’è una settima posizione sia nelle qualifiche che in gara.


Valentino Rossi

“È stato un weekend difficile. Sul bagnato di venerdì mattina siamo andati bene, ma quando si è presentata la condizione di asciutto le cose sono iniziate a complicarsi. Nel warm up di questa mattina abbiamo fatto una piccola modifica ed è andata meglio rispetto alle altre sessioni, ma poi in gara è stata dura. C’era molto chattering a metà curva e la gomma dietro mi partiva. È stata critica, in più ho avuto problemi anche con lo scarico, che mi faceva perdere potenza sul rettilineo. In curva proprio non riesco ad entrare veloce come vorrei, e se ci provo perdo il davanti rischiando di finire a terra. Questa è proprio una pista no per noi. Nicky invece è stato più bravo di me qui. Il punto è che non capiamo proprio cosa c’è che non va. Adesso bisogna guardare alla prossima gara, Assen, circuito che mi piace molto e su cui spero di fare bene”.

Nicky Hayden

“Abbiamo fatto il giro di allineamento con la gomma dura ma considerando il cielo cupo e qualche gocciolina sulla visiera abbiamo deciso di optare per la soluzione più sicura: sullo schieramento abbiamo quindi montato la posteriore morbida, come quasi tutti gli altri piloti, anche se sappiamo che noi tendiamo a stressarla molto. Sono riuscito a partire molto bene e tutta la prima parte della gara è stata ottima. Ne ho approfittato per stare lì con i più veloci, mi sono divertito e ho cercato di capire più cose possibili. Quando il “grip” è calato si è innescato del chattering e non sono più riuscito ad essere efficace in accelerazione e mantenere la stessa velocità. Crutchlow mi ha superato nell’ultimo giro, una cosa un po’ frustrante ma in ogni caso oggi il mio distacco dal primo è stato il minore della stagione e lo stesso si può dire per quanto riguarda il mio giro veloce. Dobbiamo capire come riuscire, sia io sia la moto, a stressare meno la gomma posteriore, ma in ogni caso oggi ci sono state diverse cose positive”.
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