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MotoGP: i piloti a rischio dopo le cadute

Il circuito di Indianapolis non è sicuro? sono in molti a dirlo dopo le terribili cadute delle qualifiche. Il bollettino medico poteva essere peggiore, ma Barberà e Hayden non prenderanno parte alla gara e Casey Stoner ha una serie di microfratture che mettono a rischio gara e mondiale

Un asfalto pericoloso

Il circuito di Indianapolis - quello interno dedicato alle moto - non è attivo tutto l'anno e viene aperto soltanto per la MotoGP e altri rari eventi dedicati alle due ruote. Questa potrebbe essere una causa dello scarso grip dell'asfalto americano, che a temperature elevate diventa una trappola imprevedibile sia nelle curve lente come la 16 (la S che porta sul rettilineo di partenza) che sui veloci tratti come la curva 13, quella che ha mietuto più vittime ieri pomeriggio nelle qualifiche. Bruttissime le cadute di Stoner, Hayden e Spies, mentre Barbera è già fuori da venerdì mattina e ora si trova in ospedale in Spagna. A questo punto correre la gara è pericoloso o si può intervenire in qualche modo per mettere in sicurezza la pista? Difficile dirlo, ma speriamo di non vedere tutte queste cadute domani in gara.

Come un bollettino di guerra

Il bollettino medico è più simile a quello di una battaglia. Hector Barbera è fuori per tre fratture dorsali, per fortuna non troppo gravi, Nicky Hayden è stato dichiarato non idoneo a correre perchè in forte stato confusionale dopo la botta alla testa causata dall'highside. Caso a parte per Casey Stoner: per lui si pensava ad un brutto infortunio ma la clinica mobile ha escluso fratture importanti, dopo un'analisi più approfondita sono state evidenziate diverse microfratture, una frattura all'astragalo e una lesione ai legamenti di deltoide, perone e calcagno, un danno non da poco che potrebbe portarsi avanti per il resto della stagione compromettendo questo suo ultimo anno in MotoGP. Casey deciderà questa mattina se correre o meno, in base alla condizioni del suo piede dopo un'altra visita medica.

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