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MotoGP: Cal Crutchlow eroe nel GP di casa

Il pilota del Team Tech3 Cal Crutchlow cade durante le prove del sabato mattina. La botta è tosta e l’inglese non può prendere parte alle qualifiche. Ma la voglia di correre è tanta e non vuole rinunciare al Gran Premio di casa: Crutchlow parte ultimo e con una grande performance chiude sesto.  

La caduta il sabato mattina

Brutta botta quella che Cal Crutchlow aveva preso sabato mattina durante l’ultima sessione delle prove libere. In condizioni di pista fredda, il pilota inglese del Team Monster Yamaha Tech3 era finito a terra all'altezza della curva 13, riportando un forte dolore alla caviglia sinistra. Dopo i controlli iniziali operati dal Medical Centre del Circuito di Silverstone, Cal era stato trasferito in ospedale a Oxford, per capire concretamente l'entità del danno. Le scansioni effettuate all’ex Campione del Mondo Supersport hanno rivelato una frattura della caviglia sinistra. Ma questa mattina, Crutchlow non ha voluto rinunciare a prendere parte alla sessione di warm up e alla gara del pomeriggio.

Cavallo di razza

Schierato sull’ultima casella in griglia, in quanto non ha preso parte alle qualifiche di ieri, Cal ha messo in atto una performance superba ed indimenticabile. La sua gara di oggi è stata una rincorsa alla testa della corsa. Come un cavallo di razza, Cal è scattato dall’ultima fila e, giro dopo giro, è riuscito ad inserirsi nelle parti alte della classifica. Una sfida non solo contro i suoi avversari della MotoGP, ma anche e soprattutto contro se stesso e il dolore. Davanti a tutti i suoi tifosi inglesi, Cal è stato interprete di una prestazione eroica e coraggiosa. Con il secondo giro, Crutchlow aveva già superato tutte le nove CR. Poi è stata la volta di Rossi, Barbera e Bradl. Crutchlow ha continuato a stringere i denti, passando anche Hayden, ed infine ha chiuso in sesta posizione applaudito da una meritata standing ovation da parte del suo pubblico.

“Grazie a tutti i miei tifosi”

Questo è un fine settimana che non si dimentica in fretta. Ieri è stato un disastro: con la botta che ho preso ho seriamente pensato che non sarei riuscito a prendere parte alla mia gara di casa. Ma il team della Clinica Mobile e il personale medico a Silverstone hanno fatto un lavoro incredibile e ho potuto prendere parte al Gran Premio. Certo, non immaginavo certo di andare a prendere la sesta posizione dato che partivo ultimo. Ma non è stato semplice: la gara è stata davvero dura e ho dovuto cercare di ignorare il dolore e lasciare che l’adrenalina e il sostegno del pubblico inglese mi tirasse su di morale. Una piccola parte di me non può fare a meno di pensare che senza l'incidente di ieri avrei potuto essere sul podio oggi, ma non ho intenzione di lamentarmi. Anzi voglio dire grazie a tutto il Team e ai miei tifosi. Il loro sostegno mi ha aiutato molto e spero che torneranno a casa orgogliosi del lavoro che ho fatto oggi per loro”.

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