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Hopkins e Rea, a Monza per fare bene

Il pilota Suzuki non ha mai girato sul circuito lombardo ma è fiducioso, la pista è semplice, si impara in fretta. Rea, invece, dopo la prima vittoria stagionale a Assen, non vede l'ora di concedersi il bis

Hopkins: "imparerò il tracciato guardando la TV"

John "Hopper" Hopkins, nonostante i suoi 29 anni e una lunga carriera alle spalle non ha mai corso a Monza, per cui questo weekend, oltre a trovare l'assetto ideale per la sua Crescent Suzuki dovrà impegnarsi per memorizzare il tracciato: "È strano ritrovarmi dopo così tanti anni a dover imparare da zero un tracciato di questa levatura. Di solito non ho particolari problemi ad adattarmi a nuovi circuiti: imparo il disegno del tracciato dai filmati TV, non credo pertanto ci saranno grossi problemi. In più, chicane a parte, Monza sembra abbastanza semplice". Il pilota statunitense originario di Ramona ha poi fatto il punto sulla sua condizione fisica, finalmente buona dopo l'incidente alla mano destra patito in Australia: "Posso dire con certezza che dopo le due gare di Assen non ho più riscontrato problemi alla mano. In queste due settimane mi sono allenato con la mountain bike e con la moto da cross, sono al meglio della forma fisica. Ad Assen mi sono trovato bene con la mia Crescent FIXI Suzuki, spero adesso a Monza di conquistare i migliori risultati di questo primo scorcio di campionato".



Rea: "A Monza per ripetere Assen"

Dopo la bellissima vittoria in Gara 2, Johnny Rea e la sua Honda andranno a Monza con l'intenzione di rompere le uova nel paniere a Biaggi e Checa. Il nordirlandese è in forma, in più correre a Monza per lui ha un sapore speciale: "Ci presenteremo in Italia con fiducia grazie ai risultati conseguiti ad Assen, anche se per noi è già un capitolo chiuso e si ripartirà da zero il prossimo fine settimana. Monza è una gara speciale, unica nel suo genere, dove le case costruttrici non hanno mai lasciato nulla al caso in questa sfida di velocità e potenza". Per lui questo è il terzo appuntamento sul circuito lombardo e i primi due, a dire la verità non sono stati eccezionali: "Nell'ultimo biennio qui non ho avuto grande fortuna, spesso sono stato coinvolto in incidenti nella prima variante. Spero pertanto questa volta di stare lontano dai guai, perchè sono convinto che abbiamo individuato la strada giusta da seguire nello sviluppo della moto: adesso la CBR è più stabile in fase di staccata, uno dei settori dove abbiamo faticato in questi ultimi anni, a maggior ragione qui a Monza".

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