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Daytona: Cardenas parte in pole, Marchetti è "carico"

Lotta allo spasimo per la pole alla 200 Miglia di Daytona. L'ha spuntata Martin Cardenas (Suzuki) davanti a Cameron Beaubier (Yamaa) e a Jason Di Salvo (Triumph). Tanti imprevisti per il nostro Dario Marchetti, ma il bolognese parte agguerrito. Stasera (ora italiana) la gara: forza Dario!

La pole a Cardenas

Sarà il colombiano Martin Cardenas a partire in pole position nella 200 Miglia di Daytona, la classica gara che apre il campionato motociclistico americano. Una gara che si preannuncia molto combattuta, con i primi tre racchiusi nello spazio di poco più di 2 decimi: oltre a Cardenas, Cameron Beaubier e Jason DiSalvo. Proprio quest’ultimo, vincitore della precedente edizione della 200 Miglia, sembrava avere ipotecato almeno il risultato delle prove, autore del miglior tempo nelle due sessioni libere il giovedì e del primo turno di qualificazione il venerdì. Invece Cardenas ha speso il primo giorno nella messa a punto, ha modificato la taratura della sospensione per risolvere qualche problema di aderenza dopo il primo turno delle qualifiche ed ha portato la Suzuki del team Geico al primo posto, conquistando l’orologio Rolex Daytona tradizionale premio per l’autore della pole. Dietro di lui Baubier, uomo di punta del team Graves Yamaha, la Triumph guidata da DiSalvo e poi l’italo-americano Joey Pascarella e Jake Zemke con la prima Ducati, quella del team Ducshop, capace di ribaltare la situazione dopo prove libere piuttosto difficili.


Marchetti ci crede

La stessa operazione non è riuscita al suo compagno di squadra, il bolognese Dario Marchetti, le cui prove sono state flagellate dagli imprevisti. Partirà indietro, 42., eppure ci sono i motivi per guardare alla gara con molta fiducia.
«Non riuscivamo a capire perché il motore non spingeva come avrebbe dovuto – è il racconto di Marchetti –: avevo poca accelerazione e in velocità mi mancavano 25 km/h rispetto a Zemke: è un abisso, soprattutto in un circuito dove la parte veloce conta tanto. Ero disperato, alla fine delle prove. Però la sera i miei meccanici hanno scoperto che si era rotto un silenziatore all’interno e lo scarico risultava ostruito, per cui avevamo parecchi cavalli meno del dovuto. Il guaio è che per lavorare sul motore abbiamo perso un mucchio di tempo che sarebbe servito per la messa a punto. Ma è qui il vantaggio di correre con una squadra di vertice: in poco tempo hanno sistemato lo scarico, hanno risolto il problema dei dischi freni che vibravano e per quel che riguarda la forcella, useremo la stessa taratura di Zemke. La prova del fuoco sarà nel warm up ma a questo punto sono molto fiducioso perché nella parte guidata mi era sembrato di essere molto veloce e non riuscivo a capire perché i tempi restavano altissimi. Parto indietro, certo, ma la gara è lunga e con un po’ di fortuna…».
Nemmeno l’altro italiano iscritto alla gara, Nico Vivarelli, è riuscito a migliorarsi nel secondo turno; partirà comunque in trentaduesima posizione.
La gara si correrà domani, di sabato, come da diversi anni a questa parte, per avere un giorno di riserva in caso di pioggia.

Ecco i tempi e le posizioni:
1. Cardenas (Suzuki) 1’49”560;
2. Beaubier (Yamaha) 1’49”742;
3. DiSalvo (Triumph) 1’49”772;
4. Pascarella (Yamaha) 1’50”155;
5. Zemke (Ducati) 1’50”867;
6. Gagne (Yamaha) 1’50”895;
7. Westby (Suzuki) 1’51”031;
8. Aquino (Yamaha) 1’51”061;
10. Beach (Yamaha) 1’51”280;
32. Vivarelli (Yamaha) 1’54”619;
42. Marchetti (Ducati) 1’56”666.

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