Zontes è un marchio cinese all'interno della galassia Tayo, il gruppo di Guangdong fondato nel 2003. La piccola 300 oggetto della prova mostra uno stile ricercato e innovativo e anche la qualità percepita appare sopra la media di altri prodotti provenienti dal paese della Grande Muraglia. Per esempio gli “affollati” blocchetti al manubrio sono di buona qualità e presentano tasti grandi e ben posizionati. Il muso è "cattivo", con un faro anteriore a led dal design aggressivo. Molto belle le luci di posizione in plastica bianca e anche le frecce a led, compatte e moderne. L'apertura della sella e del serbatoio sono a comando elettrico, azionabili da pulsanti sul manubrio: una soluzione “di lusso”. Il prezzo è in linea invece con la dotazione tecnica, non di riferimento: le sospensioni non riescono ad assorbire al meglio le asperità del terreno, l'impianto frenante all'anteriore monta un disco singolo.

Una volta saliti in sella la ZT 310V si mostra subito "facile": si ha tutto sotto controllo e la posizione di guida è corretta. Azzeccata la forma del manubrio, stretto, che riduce l'affaticamento. La sella è comoda e ha un piccolo schienale per il passeggero, che ringrazia. Generalmente su moto di questa categoria l'attenzione ai viaggi in due è minima, un dettaglio da non sottovalutare. Il piccolo monocilindrico 310 cm3 da 35 CV e 30 Nm vibra abbastanza agli alti regimi, ma le prestrazioni sono tutto sommato buone: il motore è piccolo ma se la cava bene in città. Per andare forte però bisogna “tirargli il collo”, vista la cavalleria limitata. Sullo stretto la Zontes è molto rapida e precisa, nel veloce si scompone un po’, nel complesso comunque è piacevole. Il cambio si è rivelato bene a punto: silenzioso, morbido, ma soprattutto estremamente preciso. In frenata la cruiser cinese fa rimpiangere la mancanza del doppio disco: anche se la moto è leggera, per fermarla bisogna “strizzare” forte la leva. Negli start & stop cittadini, la piccola Zontes non ha una gran grinta (le due map- pature offrono differenze di erogazione impercettibili): in compenso però l’elasticità del motore consente di guidare con marce alte anche a velocità ridotte, riducendo al minimo lo stress del pilota. Il motore non troppo sportivo si prende la propria rivincita alla pompa di benzina:  si sfiorano addirittura i 30 km/litro di percorrenza nei percorsi extraurbani.

Velocità massima (km/h)
Accelerazione	secondi
0-400 metri	16,0
0-1000 metri	31,3
0-100 km/h	8,0
Ripresa (da 50 km/h)	secondi
400 metri	16,0
1000 metri	31,8
Potenza massima alla ruota
CV/kW	30,0/22,4
Giri al minuto	9.000
Frenata	metri
Da 100 km/h	41,70
Consumi	km/l
Autostrada	20,6
Extraurbano	31,2
A 90 km/h	30,6
A 120 km/h	22,6
Al massimo	17,2
Autonomia	km
A 120 km/h	297,7
Al massimo	227,6