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BMW R nine T Urban G/S - Fascino Tassellato

Sembra nata per le avventure, in realtà è una gran bella stradale, divertente come tutte le R nine T, con cui fare un po’ di sterrato. Ha buone prestazioni, dotazione essenziale, prezzo un po’ alto
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€ 14.400
Pregi

Pregi

È molto equilibrata, sia di ciclistica sia di motore, sempre divertente. Bella la tonalità di scarico piuttosto “vigorosa”.  
Difetti

Difetti

Dotazione elettronica ridotta all’osso, abitabilità passeggero scarsa e leggere vibrazioni agli alti regimi.

In sintesi

La BMW R nine T è nata per essere personalizzata: la casa tedesca lo ha sottolineato fin dalla sua presentazione, provvedendo a omologare una serie di componenti e di accessori di vario genere. I suoi creatori forse pensavano che i clienti avrebbero creato solo “café racer” e altre versioni più o meno sportive. Oltre a queste stradali però gli appassionati e i “customizer” di tutto il mondo hanno realizzato tante “fuoristrada” con ruote tassellate. E così anche BMW, dopo la Scrambler (elegante, ma poco offroad), ha deciso di proporre una R nine T “replica Dakar”, simile cioè alla mitica R 80 G/S Paris-Dakar del 1986, la versione speciale realizzata per celebrare i trionfi africani di Auriol e Rahier. è nata così  la splendida Urban G/S della nostra prova, dall’aspetto aggressivo ma destinata soprattutto all’utilizzo stradale e urbano.

nata per la strada
Le R nine T sono le ultime BMW a montare il classico bicilindrico boxer da 1.170 cm3 raffreddato ad aria e olio da 100,2 CV (rilevati alla ruota). Il telaio è in tubi d’acciaio, la forcella è una Showa con steli tradizionali da 43 mm regolabile nel precarico, dietro c’è il Paralever con forcellone monobraccio in alluminio e trasmissione integrata. La dotazione elettronica comprende solo l’ABS (di serie come impone la Euro 4) e il controllo di trazione ASC (optional, costa 350 euro). Le gomme di serie sono le stradali Metzeler Tourance ma, come optional gratuito, si possono montare le tassellate Continental TKC80 come la moto della prova. 

Come va

su strada
Per qualcuno è solo una gran bella “moto da happy hour”. In realtà la Urban G/S è efficace su ogni percorso e ha un motore estremamente divertente, come tutte le R nine T. Il 1200 boxer ha tantissima coppia in basso e dei medi pieni e gustosissimi: la sua elasticità è tale che ci si potrebbe scordare del cambio, se il terminale di scarico non avesse una voce così goduriosa che ci si ritrova a cambiare marcia solo per il gusto di sentire il borbottio in  rilascio.  Molto efficace anche la ciclistica,: tra le curve la Urban G/S diverte perché nonostante il cerchio da 19” è rapida nello scendere in piega e stabile in percorrenza, grazie alle sospensioni con una taratura azzeccata che assorbe bene le piccole asperità. Lavorano bene anche l’ABS e il controllo di trazione, il loro ingresso è discreto e poco invasivo. Inaspettatamente valide su strada anche le gomme tassellate: in un primo momento bisogna abituarsi alle loro reazioni  “gommose”, poi offrono un buon compromesso tra tenuta e comfort. Sul bagnato invece bisogna evitare pieghe e reazioni brusche: l’aderenza è ridotta e il gas va dosato, anche l’elettronica più a punto non fa miracoli.

in autostrada
La mascherina allungata sopra il faro è solo “di bellezza”: sulla Urban G/S non c’è alcuna protezione aerodinamica, in autostrada pilota e passeggero sono esposti totalmente all’aria. Per il resto, la moto va benissimo anche per viaggiare: il motore a 130 km/h gira in souplesse, la posizione di guida è comoda, peccato per le vibrazioni agli alti regimi. Con le gomme tassellate, c’è qualche ondeggiamento dell’anteriore, ma niente di grave.

in fuoristrada
Il nome Urban G/S non è stato scelto a caso: nonostante le apparenze, questa è più una moto da strada che da fuoristrada. Il manubrio poco rialzato non aiuta la guida in piedi, le sospensioni hanno un’escursione limitata e la mancanza totale di protezioni non invitano ad affrontare l’offroad pesante con buche e tanto meno salti. Se si esagera infatti, ci vuole molto poco perché la forcella vada a fondo corsa col rischio di toccare (e danneggiare) “le zone sensibili” della moto. La bianca R nine T si apprezza invece parecchio sulle classiche strade bianche di campagna, dove è possibile divertirsi giocando col gas e sfruttando il vigore del motore.

in città
Ancora una volta il nome si dimostra azzeccato: nel traffico e sulle strade di città la Urban G/S si trova perfettamente a suo agio. La posizione di guida rialzata e l’ottima distribuzione dei pesi, permettono di svicolare agilmente tra le auto, mentre al semaforo si parte sempre per primi grazie alla spinta del motore ai bassi. Le sospensioni copiano bene le asperità stradali insieme alla sella, proteggendo efficacemente la schiena del pilota. Bene la frenata, anche con le gomme tassellate, grazie all’ABS. Con queste ultime sul bagnato bisogna fare attenzione, anche se c’è il controllo di trazione, perché l’aderenza inferiore alle coperture stradali può creare problemi su pavé e segnaletica orizzontale. L’unica cosa a cui bisogna fare davvero l’abitudine sono le occhiate della gente: tra la voce potente dello scarico e il look “dakariano”, non si passa mai inosservati!

Rilevamenti

Velocità massima (km/h) 224,5
Accelerazione secondi
0-400 metri 12,3
0-1000 metri 20,0
0-100 km/h 4,3

Dati tecnici

Dimensioni rilevate da inSella

Image
Passo
152.70
Lunghezza
218.00
Altezza sella
85.00
Prezzo Prezzo
14.400
Cilindrata Cilindrata
cm3
Peso Peso
211.00
kg
Potenza Potenza
100
CV
Velocita Velocità
225
km/h
Voto medio
4
Comfort
4
Tenuta di strada
4
Consumo
3
Cambio
4
Vano sottosella
2
Posizione di guida
4
Finiture
4
Prestazioni
5
Freni
4
Sospensioni
4

BMW R nineT Urban G/S 2017

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