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La naked per tutto e per tutti

La Inazuma è perfetta da usare tutti i giorni in città, ma grazie al suo bicilindrico grintoso (e poco assetato) se la cava bene tra le curve e anche per qualche viaggetto. E costa poco
Image
€ 3.990
Pregi

Pregi

Maneggevolezza
Si apprezza in città e nel misto
Consumi
Da record, specialmente in extraurbano
Comfort
Compattezza non fa rima con scomodità
Difetti

Difetti

Freno anteriore
Un po’ più di potenza non guasterebbe
Velocità massima
Difficile andarci in autostrada
Protettività
Busto, casco e spalle sono esposti all’aria

In sintesi

Forse non era l’obiettivo di Suzuki, ma la Inazuma 250 è una piccola naked che per prezzo e prestazioni fa concorrenza agli scooter 300 a ruote alte: meno protettiva, ma molto più divertente da guidare grazie al motore bicilindrico e alla ciclistica azzeccata. Già al primo contatto la Inazuma si presenta bene: ha linee piacevoli ispirate alla famosa B-King, dimensioni ragionevoli per due e ottime finiture. La principale differenza con gli scooter e anche le concorrenti dirette è il motore bicilindrico parallelo di 248 cm3 raffreddato a liquido completamente nuovo da 22,2 CV (rilevati alla alla ruota), progettato con molta attenzione ai consumi, come anche i nostri test hanno confermato. La ciclistica è degna di moto di cilindrata superiore: dal telaio a doppia culla in tubi d’acciaio ai freni a disco singolo da 290 mm davanti e 240 mm al posteriore, al monoammortizzatore posteriore regolabile nel precarico molla e al grosso pneumatico posteriore da 140. Accanto alla Inazuma 250 normale esiste la Plus che monta di serie cavalletto centrale, portapacchi in tubi e bauletto e costa 4.290 euro.

Come va

Su strada

Nel misto l’Inazuma se la cava egregiamente le sospensioni tarate sul morbido e ben accordate alla ciclistica garantiscono un’ottima maneggevolezza. Bene il propulsore: ai regimi più bassi bisogna usare il cambio perché non è molto vi- goroso, ma già a 3500 giri spinge bene e poi allunga senza incertezze fino alla zona rossa. Note positive anche dal cambio, forse un po’ rumoroso, ma preciso negli innesti. I freni ben modulabili sono adeguati alle prestazioni della moto, ma nell’utilizzo un po’ “allegro” non guasterebbe avere più potenza all’anteriore.


In autostrada

Non è una moto da lunghi viaggi: a una 250 con una velocità massima di poco superiore ai 130 km/h non si possono chie- dere miracoli e ci sono pochi margini nei sorpassi. Per i “commuter” che usano la moto tutti i giorni anche in tangenziale invece la Inazuma va benissimo. La moto è comoda, il motore vibra poco e consuma ancora meno. Più che discreta anche l’autono- mia. Da migliorare solo la protezione aerodinamica, quasi inesistente: un cupolino “alto” o un parabrezza è d’obbligo oltre i 100 km/h.


In città

È nell’utilizzo urbano che emergono le doti migliori della Inazuma 250. Confortevole e facile da gestire nelle manovre da fermo e a bassa velocità grazie al peso ben distribuito, può tranquillamente sostituire lo scooter nel quotidiano tragitto casa-lavoro. Comoda e ben dimensionata per piloti di tutte le stature, monta sospensioni realmente efficaci nel digerire le buche e il pavé più infido. Certo, qui bisogna sempre cambiare le marce, ma la frizione morbida, il cambio preciso ed il motore elastico e fluido riducono al minimo lo “stress da guida”.

Rilevamenti

Velocità massima (km/h) 131,1
Accelerazione secondi
0-400 metri 17,5
0-1000 metri 35,5
0-100 km/h

Dati tecnici

Dimensioni rilevate da inSella

Image
Passo
149.50
Lunghezza
222.00
Altezza sella
79.00
Prezzo Prezzo
3.990
Cilindrata Cilindrata
248.00
cm3
Peso Peso
180.50
kg
Potenza Potenza
22
CV
Velocita Velocità
131
km/h
Voto medio
0
Comfort
2
Tenuta di strada
3
Consumo
3
Cambio
3
Vano sottosella
1
Posizione di guida
3
Finiture
3
Prestazioni
2
Freni
2
Sospensioni
3

Suzuki Inazuma 250 2012

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