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Vieni all'Elefantentreffen... con la webcam

Tutti conoscono l'Elefantentreffen, il raduno per moticiclisti "puri e duri", ma soprattutto "duri". Questo weekend si svolge la 56esima edizione del raduno più folle del mondo. Per chi ci è stato e vorrebbe tornarci, ma soprattutto per tutti quelli che non vogliono affrontare il gelo e il fango, gli organizzatori hanno predisposto una webcam fissa all'ingresso dell'area del raduno per vedere l'arrivo dei “temerari” partecipanti.

Una webcam puntata sugli "eroi" 

Si dice che i motociclisti si dividano in due gruppi distinti: quelli che hanno affrontato l'Elefantentreffen e chi invece, lo guarda con assoluto distacco (o meglio, paura).
I primi fanno del raduno “dell'elefante” un appuntamento fisso su cui ruota buona parte del loro inverno “motociclistico”, i secondi invece, adducono le scuse più disparate per giustificare la loro mancata partecipazione. Da quest'anno però i “fifoni” potranno sentirsi più vicini agli eroi (o pazzi, a seconda dei punti di vista) dell'Elefante grazie a una webcam piazzata proprio nella Conca delle Streghe, da più di vent'anni sede del raduno. Per visualizzare in tempo reale “le condizioni” delle migliaia di motociclisti attesi per quest'anno cliccate qui



Un po' di storia

La prima edizione dell'elefantentreffen risale al 1956 e a quell'epoca si trattava di un semplice ritrovo di amici appassionati delle mitiche “Elefanten”: le moto Zundapp KS 601 Gespanne utilizzate dall'esercito tedesco durante la seconda guerra mondiale. In seguito, quello che era un semplice ritrovo iniziò a coinvolgere sempre più persone (questo weekend ne dovrebbero arrivare 5.000), dagli amanti dei sidecar fino ai motociclisti di tutta Europa. In un primo momento le sedi del raduno furono i circuiti del Nurburgring e di Salisburgo, poi, per questioni di “ordine pubblico” (tanti partecipanti e tanta birra, il più delle volte sono una miscela esplosiva) la sede divenne la mitica Hexenkessel, meglio conosciuta come la Conca delle Streghe (Germania, a circa 40 km da Passau): una vallata chiusa, gelida e perennemente innevata, raggiungibile solo percorrendo stradine dissestate e sentieri.




Arrivare non basta

Una delle particolarità più interessanti dell'Elefante è il fatto che una volta arrivati (e già non è così scontato) i partecipanti mettono alla prova ancora di più la loro resistenza dormendo in tenda (nella conca non esistono alberghi) affrontando così cumuli di neve e temperature sempre sotto lo zero.

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