Prima la MotoGP, poi la "pensione" in SBK
Secondo i pettegolezzi raccolti in rete
Valentino Rossi avrebbe già deciso il suo futuro, nonostante la decisione ufficiale sia stata rimandata al GP di Indianapolis. Si dà per certo che il Dottore se ne andrà da Borgo Panigale, con buona pace di Vittoriano Guareschi (clicca
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Rossi nel 2013 tornerà al "grande amore" Yamaha che pare abbia preparato per lui un
contratto che lo blinda fino alla pensione. Secondo indiscrezioni, la proposta arrivata da Iwata prevede un
biennio in MotoGP (in coppia con Lorenzo, anche lui sotto contratto per i prossimi due anni) e poi un passaggio in SBK, probabilmente di altri due anni, dove Rossi chiuderà la carriera.
Se in MotoGP il suo ruolo sarà quasi certamente quello di "seconda guida" di lusso, i suoi obiettivi nella classe delle derivate di serie sarebbero anche più stimolanti: oltre a puntare a vincere il campionato, cosa che gli permetterebbe di essere il primo pilota al mondo ad aver vinto in ogni classe motociclistica,
Rossi dovrebbe occuparsi di "svezzare" la nuova R1 che debutterà in pista nel 2015. In Yamaha le doti di collaudatore del Dottore sono ancora molto apprezzate, forse sperano in una riedizione dell'indimenticabile GP di Welcom del 2004, dove Valentino, alla prima gara con i colori di Iwata, vinse in sella a una moto considerata fino a quel momento "poco più di un cancello".
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