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North West 200, il cuore è messo a dura prova

Alcuni tra i partecipanti alla gara su strada inglese si sono sottoposti a un test che ne ha monitorato le frequenze cardiache. Sui rettilinei della North West il cuore dei piloti gira più alto dei loro motori!

Esperienza e allenamento per sopportare lo stress 

Le pulsazioni cardiache negli sport motoristici sono da sempre oggetto di studio. Per quanto gli sforzi in moto non siano comparabili con quelli di altri sport, il cuore è comunque sempre messo a dura prova. L'adrenalina e la concentrazione totale richiedono uno sforzo enorme e per diversi minuti di fila. L'allenamento, ovviamente, è importante ma nelle gare, dove l'imprevisto è sempre dietro l'angolo, è necessario avere sempre una corretta gestione di sé, dote che si raggiunge solo con l'esperienza. Durante l'ultima North West 200, la velocissima gara su strada inglese, alcuni piloti sono stati sottoposti a delle misurazioni durante la gara. Tra questi il vincitore della categoria Superbike Alastair Seeley, il giovane Gareth Keys e il veterano Jeremy McWilliams. La prestazione migliore è stata quella di Seeley, capace di mantenere il suo cuore a una media di 134 battiti, vale a dire intorno al 70% della frequenza cardiaca massima, un risultato incredibile se si considera che questa soglia si raggiunge facendo una semplice camminata in salita. Il 45enne McWilliams invece ha corso mantenendo una media del 96% della frequenza massima, pari a 164 battiti (con l'età il ritmo cardiaco cambia), mentre il giovane Keys è quello che più ha pagato l'inesperienza, segnando una media di ben 185 battiti pari a circa il 94% della frequenza cardiaca massima. Qui sotto il video di Gareth Keys in cui si può notare il variare delle pulsazioni nei punti più critici del tracciato.

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