MotoGP, Max Biaggi sulla ART: “Come se non avessi mai smesso”
MotoGP news – Dopo un primo assaggio qualche settimana fa, ieri Max Biaggi è tornato in sella alla ART, moto che Aprilia schiera nella MotoGP e su cui è impegnato nello sviluppo. Il romano ieri ha inanellato 51 giri e sta costruendo un buon feeling con la moto di Noale. Condizione necessaria prima di iniziare seriamente la fase di sviluppo
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Biaggi su ART, primo giorno di test
Quella di ieri è stata una giornata speciale per Max Biaggi, che è tornato alla guida di una Aprilia. Sul circuito del Mugello, il pilota romano ha svolto il primo giorno di test sulla ART, la moto da cui Aprilia partirà per la relaizzazione del prototipo che debutterà in MotoGP nel 2016. Il corsaro aveva informato tutti i fan ieri mattina con questo tweet: “Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. La passione è altamente contagiosa e senza vaccino alcuno. Ready for Day 1 Aprilia MotoGP test in MugelloCircuit”. Il due volte campione del mondo di Superbike, che aveva ottenuto entrambi i successi con Aprilia, doveva "condividere" il box con Danilo Petrucci, attuale pilota della ART. Il ternano ha però dovuto saltare l'appuntamento a causa dei forti dolori che ha ancora al polso sinistro, recentemente fratturato. Biaggi aveva quindi due ART a sua disposizione e come prima giornata ha portato a termine un totale di 50 giri, facendo segnare il best lap in 1'52”1. A lavorare con lui c'erano il team manager del team Aprilia Racing Romano Albesiano, con il suo ex capotecnico Aligi Deganello. Max ha dichiarato a fine giornata: “È andata bene, abbiamo fatto parecchi giri puntando soprattutto a ritrovare il buon feeling. Non abbiamo stravolto la moto, stiamo procedendo per piccoli step, lavorando fondamentalmente sulle geometrie e sull'elettronica. È stato bello ritrovare la squadra che da pilota mi ha permesso di vincere il mio ultimo mondiale, la stessa che attualmente sta lavorando in Superbike con Sylvain Guintoli. Avere nel box Aligi e i miei meccanici mi ha fatto quasi pensare di non aver mai smesso!". Romano Albesiano si è invece limitato a dire: “Siamo soddisfatti. Vogliamo portare Max a prendere confidenza piena con la moto e con gomme e freni che sostanzialmente non conosce, per capire insieme dove arriviamo".
Quella di ieri è stata una giornata speciale per Max Biaggi, che è tornato alla guida di una Aprilia. Sul circuito del Mugello, il pilota romano ha svolto il primo giorno di test sulla ART, la moto da cui Aprilia partirà per la relaizzazione del prototipo che debutterà in MotoGP nel 2016. Il corsaro aveva informato tutti i fan ieri mattina con questo tweet: “Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. La passione è altamente contagiosa e senza vaccino alcuno. Ready for Day 1 Aprilia MotoGP test in MugelloCircuit”. Il due volte campione del mondo di Superbike, che aveva ottenuto entrambi i successi con Aprilia, doveva "condividere" il box con Danilo Petrucci, attuale pilota della ART. Il ternano ha però dovuto saltare l'appuntamento a causa dei forti dolori che ha ancora al polso sinistro, recentemente fratturato. Biaggi aveva quindi due ART a sua disposizione e come prima giornata ha portato a termine un totale di 50 giri, facendo segnare il best lap in 1'52”1. A lavorare con lui c'erano il team manager del team Aprilia Racing Romano Albesiano, con il suo ex capotecnico Aligi Deganello. Max ha dichiarato a fine giornata: “È andata bene, abbiamo fatto parecchi giri puntando soprattutto a ritrovare il buon feeling. Non abbiamo stravolto la moto, stiamo procedendo per piccoli step, lavorando fondamentalmente sulle geometrie e sull'elettronica. È stato bello ritrovare la squadra che da pilota mi ha permesso di vincere il mio ultimo mondiale, la stessa che attualmente sta lavorando in Superbike con Sylvain Guintoli. Avere nel box Aligi e i miei meccanici mi ha fatto quasi pensare di non aver mai smesso!". Romano Albesiano si è invece limitato a dire: “Siamo soddisfatti. Vogliamo portare Max a prendere confidenza piena con la moto e con gomme e freni che sostanzialmente non conosce, per capire insieme dove arriviamo".
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