Salta al contenuto principale

Moto Guzzi Le Mans Apollonia by Moto Borgotaro

I preparatori newyorkesi di Moto Borgotaro hanno messo le mani su una classica Moto Guzzi Le Mans 850 III del 1979, ottenendo una special interpretata secondo la filosofia dei designer industriali. Si chiama Apollonia ed è la prima di una piccola serie
Image
News
Italo-americani su una Le Mans
Qual è la prima componente cui si mette mano quando si tratta di customizzare una moto? Tra tutte le risposte possibili, difficile che qualcuno risponda “la strumentazione”. Eppure Peter Boggia e il suo team di Brooklyn dell’officina Moto Borgotaro la pensano così... Boggia è partito dalla strumentazione e ha costruito la special attorno ad essa. “Può sembrare strano, ma a pensarci bene il contagiri dice davvero molto su una moto”, osserva Peter, “quello di questa special, firmato Motogadget ricorda la teoria di designer industriali come Dieter Rams, che si concentravano solo sugli aspetti essenziali di un oggetto, senza sovraccaricarli con qualcosa in più”. Il contagiri ha due indicazioni: una a 4mila giri, quando si raggiunge la coppia massima, e una 8mila, l’inizio della zona rossa. L’intero lavoro di Peter Boggia quindi ha puntato a semplificare la Guzzi Le Mans 850 su cui ha messo mano, eliminando il superfluo, senza intaccarne la linea. Ecco perché serbatoio e codone sono quelli originali. Pesante invece il lavoro sul telaio, modificato a fondo insieme al forcellone. Modifiche anche al motore che da 850 cm3 è stato portato fino alla a 1000 cm3. Ci sono poi doppia accensione, volano alleggerito, cambio speciale Zydeco e assi a camme Raceco. Gli scarichi hanno solo l’aspetto degli originali: il suono è completamente diverso. Riviste anche le sospensioni, in modo da poter gestire i cavalli in più del motore: la forcella è una Marzocchi M1R da 41 mm con molle progressive di provenienza Ducati. Dietro lavora una coppia di ammortizzatori YSS. Brembo firma l’impianto frenante con due dischi flottanti da 300 mm, pinze a quattro pistoncini e pompa radiale. I cerchi, infine, sono stati verniciati a polvere. La moto è stata battezzata Apollonia e ne seguiranno altre cinque identiche.

Aggiungi un commento