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Ducati Pantah by JVB, prototipo dimenticato

Questa special su base Ducati Pantah è stata realizzata da JVB, factory tedesca particolarmente "ferrata" sulle moto di Borgo Panigale. Il titolare, Jens von Brauck, voleva sembrasse un prototipo dimenticato da anni in un capannone bolognese

Snella e grintosa

La crisi evidentemente si sente anche nello scintillante mondo dei customizer che sempre più spesso scelgono come base per le loro creazioni moto economiche o comunque piuttosto facili da reperire. È il caso della Ducati Pantah (quotazione di mercato media 4/5.000 euro) elaborata dalla factory tedesca JvB (clicca qui per il kit JvB per Triumph Scrambler, qui invece per il sito ufficiale). La moto è stata ripulita dalle pesanti carene anni 80, le modifiche principali riguardano il serbatoio, più snello che integra  le spie di servizio e il telaietto posteriore accorciato su cui è montato un codino in fibra di carbonio. Al suo interno scorre anche lo scarico, una soluzione che permette di mantenere snella e filante la linea. Il motore rimane invariato, è il classico bicilindrico a L con distribuzione desmo a cinghia dentata, ultima creazione di Fabio Taglioni, il papà della distribuzione desmodromica Ducati. Jens von Brauck (titolare della JvB), ha realizzato la moto in tre anni, non per venderla ma per suo piacere: "Volevo che sembrasse una moto trovata in un capannone nei pressi di Bologna. Magari un prototipo realizzato da un designer per una fiera di moto del 1981 ma che non è stato accettato dalla Ducati".

Molto bello il codino in carbonio, ma con lo scarico che scorre dentro il calore si farà sentire, per non parlare dei gasi discarico che finisco dritti dritti sulla schiena del pilota

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malo
Mer, 09/12/2012 - 17:28
La Pantah con gli occhi di oggi è proprio inguardabile e quel telaio è proprio difficile da vestire, 'sti tedeschi hanno fatto proprio un bel lavoro, anche se volgio vedere come si arrostisce il sedere su quella sella.
Sarà che ho un po' di annetti, ma la Pantah a me piace ancora oggi... e invece l'unica cosa che mi piace di questa cruccata è lì in mezzo, fortunatamente in bella vista: il bicilindrico a L di taglioni!
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kazutosakata
Mer, 09/12/2012 - 18:09
Sì, in effetti, lo scarico è tanto bello qunto "rischioso" però, caspita, che moto! Chissà a quanto ammonta il "lifting".
XXXYYY
Gio, 09/13/2012 - 10:55
CHe moto hanno tirato fuori da un "vecchio rudere"!!! Splendida, con i suoi dischi pieni...