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Aumento benzina per coprire buco IMU

Caro benzina, il prezzo alla pompa potrebbe crescere di due centesimi al litro per coprire un buco causato dal mancato gettito della sanatoria per le società del settore giochi. La sanatoria si era resa necessaria per reperire parte dei fondi necessari a cancellare l’IMU.  Sarà il quindicesimo aumento delle tasse dal 1935 a oggi
Ancora aumenti
Per coprire il mancato gettito dovuto all’abolizione dell’Imu, il Governo aveva previsto circa 600 milioni di euro che avrebbero dovuto arrivare da una sanatoria dei contenziosi aperti con le società del settore giochi. Anche se la Corte dei Conti aveva respinto il taglio delle penali chiesto dai gestori, pare che le previsioni siano state ottimistiche e all'appello mancheranno circa 250 milioni di euro rispetto a quelli previsti. Il buco, sempre secondo decreto, sarà appianato automaticamente con l'aumento delle accise sui carburanti. L'aumento sarà piuttosto contenuto, considerata la portata "esigua" del buco: l’aumento dovrebbe essere intorno ai due centesimi al litro. Questo sarà il quindicesimo aumento dal 1935 a oggi delle tasse governative su benzina e simili, una storia - quella delle tasse sula benzina - iniziata ai tempi della guerra di Abissinia, passata attraverso terremoti e altre emergenze nazionali che ha sempre visto confermate tutte le tasse, anche quelle inserite “temporaneamente”. Sei delle dieci concessionarie degli apparecchi da "intrattenimento" - Lottomatica, Sisal, Snai, Cogetech, Gamenet e Cirsa - hanno chiesto di beneficiare del condono originale, pari al 30% delle pendenze originali (le società avevano chiesto di scendere al 20%):  a questo punto verseranno complessivamente 350 milioni di euro, piu' gli interessi legali maturati dalla sentenza di primo grado (il 2,5% anni, che porta a una di circa 12-14 milioni di euro). Troppo poco, per i conti fatti frettolosamente dal governo.
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