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MotoGP 2020, Rivola: “Crediamo in Iannone, e anche nella legalità”

MotoGP news – Il 2020 si è aperto per Aprilia nel segno dell’incertezza, in attesa di sapere cosa succederà ad Andrea Iannone, trovato positivo a un controllo doping. Il CEO di Aprilia Racing ha commentato per la prima volta questa delicata situazione 
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Le opzioni B
Con il nuovo anno si attendono i risultati del secondo campione di Andrea Iannone che decreteranno la sua positività o meno al doping e di conseguenza si capirà se il pilota di Vasto potrà tornare al più presto alla guida della sua Aprilia. Il momento è delicato per il 30enne e il CEO di Aprilia Racing, Massimo Rivola ha mostrato grande vicinanza al pilota. “La Gazzetta dello Sport” ha riportato le sue dichiarazioni più recenti: “Siamo completamente dalla parte del pilota. Per Aprilia il rispetto delle regola è sacro, quindi aspettiamo la sentenza. Crediamo nella legalità e crediamo in Andrea perché non abbiamo mai avuto dubbi su di lui. Se ha sbagliato è giusto che paghi, ma non arriviamo a conclusioni affrettate a causa dell’esposizione mediatica del pilota”. Tra le ipotesi avvallate inizialmente c’è quella della contaminazione alimentare , a cui Rivola crede: “Andrea veniva da cinque settimane in Oriente, dove aveva mangiato molta carne e sappiamo che lì è spesso ‘trattata’. Lui è molto meticoloso nella preparazione e lo è stato pure nel recupero dall’infortunio alla spalla subito a Misano: mi sembrerebbero strani errori di altri tipo”. Dal suo punto di vista sarà importante capire come affrontare l’ipotesi peggiore, ovvero la squalifica a lungo termine: “In quel caso la scelta di Bradley Smith (collaudatore, ndr) sembra essere la più scontata. In questo momento non ci sono molti piloti pronti. Sei mesi fa forse Rea poteva essere un’opzione. Lorenzo sarebbe stato bello, ma penso vada a fare il tester Yamaha. Decideremo appena avremo la sentenza. Perdere Andrea sarebbe grave per noi perché ci ha aiutato a capire cosa non va sulla moto”.

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