È una 125 ben dimensionata e vanta soluzioni tecniche degne di moto ben più grandi e costose, come il forcellone con possibilità di spostare il perno ruota, permettendo così di variare l’assetto e la forcella (non regolabile) con steli rovesciati da ben 41 mm di diametro.
Buona la qualità generale: la Varez è curata e sfoggia dettagli raffinati come le belle piastre di sterzo in alluminio, materiale utilizzato anche per i supporti delle pedane e le piastre di supporto del motore. Il telaio è perimetrale a traliccio in tubi di acciaio e il serbatoio davanti al pilota nasconde l’airbox. La benzina infatti si trova sotto la sella, un’altra soluzione raffinata che permette di centralizzare le masse, migliorando così la guidabilità.
L’impianto frenante sfoggia un bel disco anteriore da 300 mm “morso” da una pinza flottante: peccato però non ci sia l’ABS, ma solo un sistema combinato.
Posizione d'attacco
Sulla piccola naked SWM si sta bene: la posizione di guida è d’attacco ma poco caricata sui polsi, la sella è spaziosa (anche se un po’ dura), le pedane sono leggermente arretrate e il manubrio largo è alla giusta distanza. Il motore va tenuto su di giri per rendere al meglio: ai bassi e medi regimi ha un’erogazione progressiva ma spinge poco, mentre agli alti sfodera tutta la sua grinta con un bel allungo. Le sospensioni di qualità (ben tarate, anche se piuttosto rigide sullo sconnesso) e il buon bilanciamento rendono la Varez rapida tra le curve e pronta a rispondere ai comandi del pilota. L’avantreno è solido e preciso nell’impostare le traiettorie, potente ma progressivo l’azione dell’impianto frenante e preciso il cambio, morbido negli innesti e facile da gestire.
Perché sì
Le sospensioni di qualità e il buon bilanciamento rendono la Varez rapida tra le curve e pronta a rispondere ai comandi del pilota.
L’impianto frenante è potente ma anche ben progressivo nel “mordere” i dischi.
È realizzata con cura e sfoggia dettagli raffinati come le belle piastre di sterzo in alluminio, materiale utilizzato anche per i supporti delle pedane e le piastre di supporto del motore.
Perché no
Il motore va tenuto su di giri per rendere al meglio, ai regimi medio bassi spinge poco.
Lo spazio per il passeggero è ridotto all’osso, meglio evitare gitarelle in coppia.
L’imbottitura della sella è dura, il comfort, complice anche la taratura piuttosto sportiva delle sospensioni, ne risente.