Condivide telaio e motore con la Outflow, ma è una Scrambler “di razza” come suggerisce il nome, con parafanghi alti, assetto rialzato e pneumatici tassellati su ruote da 19 e 17 pollici ideali anche per escursioni in fuoristrada. Monta un robusto monocilindrico da 445 cm3 a 4 valvole, iniezione elettronica e 29 CV. Il raffreddamento è di tipo misto aria/olio, il cambio è a 5 marce con innesti precisi ma un po' duri. La ciclistica a punto permette di viaggiare sicuri si su asfalto che su strade bianche: telaio monotrave a doppia culla in acciaio, forcella regolabile con diametro di 43 mm e due ammortizzatori regolabili in estensione e precarico. Ben tarata anche l’efficacia dei due freni a disco, da 260 e 220 mm. In strada è leggero e facile da guidare, il serbatoio capiente (16,5 litri) permette lunghe escursioni prima di effettuare il pieno.
Perché sì
Autonomia: il serbatoio da oltre 16 litri e i consumi contenuti permettono di effettuare lunghe escursioni con un pieno – Maneggevolezza: ha un peso contenuto e un ottimo bilanciamento, il manubrio largo facilita il controllo – Frenata: efficace e ben modulabile, anche il posteriore è ben tarato
Perché no
Vibrazioni: si sentono su manubrio e pedane quando il motore supera i 6.000 giri – Cambio: preciso ma gli innesti delle marce sono un po’ duri – Pulsanti al manubrio: solo gli essenziali e dall’aspetto un po’ datato