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Torna la Superbike ad Assen

Questo weekend torna la Superbike ad Assen, terza gara della stagione su quella che viene definita "l'università del motociclismo". Tutto è pronto in Olanda e i piloti si stanno preparando per una nuova sfida, tutti all'attacco di Carlos Checa.

L'(ex) università del motociclismo

La gara di Assen è da sempre uno degli appuntamenti "clou" del campionato mondiale Superbike, un appuntamento irrinunciabile dove lo spettacolo fa da padrone. Studiato appositamente per le gar in moto, il TT Circuit di Assen è definito "università del motociclismo" per la sua particolare conformazione, dove per quasi tutto il giro si sta con la moto piegata, un elemento caratteristico che negli ultimi anni ha perso un po' il suo valore per le modifiche de 2006, che hanno ridotto la lunghezza di 1500 metri togliendo la prima parte della pista; ora misura 4542 metri. Essendo un circuito tortuoso (18 curve in poco più di 4km) e con rapidi cambi di direzione ha da sempre favorito i bicilindrici, ma dallo scorso anno abbiamo notato come anche i plurifrazionati siano diventati competitivi.



Come è andata nel 2011

Due gare spettacolari hanno caratterizzato l'edizione 2011: Jonathan Rea ha vinto Gara1 sulla pista di casa: lui è inglese ma la squadra Ten Kate ha sede a pochi chilometri dal TT Circuit, ed è qui che svolge la maggior parte dei test durante l'anno. Secondo Max Biaggi con la RSV4 a confermare il gap recuperato su questa pista dalle 4 cilindri, poi Carlos Checa che replica con una vittoria in Gara2, precedendo di nuovo Max Biaggi e Jonathan Rea. Questi tre individui sono in grado di dire la loro anche quest'anno, correranno con le stesse moto e dovranno fare attenzione agli outsider "di lusso" come i piloti BMW Haslam e Melandri, Eugene Laverty e la sorpresa 2012 Tom Sykes con la Kawasaki

Suzuki con motore nuovo, Honda con moto "privata"

Le dichiarazioni di alcuni piloti e squadre prima che il circus arrivi ad Assen mettono in luce nuovi scenari nel campionato delle derivate di serie, a partire dal recente commento di Jonathan Rea sul suo team, che porta il nome di "Honda Racing" ma che risulta, nei fatti, un team privato gestito da Ten Kate: "La mia squadra sta facendo il miglior lavoro possibile ma non siamo un team ufficiale non siamo circondati da tecnici giapponesi come altri team, che sono supportati dalla casa. Tutto il nostro budget arriva da Honda Motor Europe e la moto ha una preparazione da privati, qunidi quello che stiamo facendo è un ottimo lavoro". Suzuki Crescent, invece, riceve un nuovo motore direttamente dalla Yoshimura per il round olandese, come conferma il team manager Jack Valentine: "Se Leon e John riusciranno a trovare un buon set-up e a fare una buona qualifica, penso proprio che riusciremo ad ottenere il miglior risultato della stagione fino ad ora.”

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OrsoMarsicano
Mer, 04/18/2012 - 13:21
Ecco una competizione che va seguita dall'inizio alla fine. Piloti "mastini", moto almeno all'apparenza simili a quelle che vedi per strada e una competizione da paura! Altro che le fighette della MotoGP...