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Max Biaggi: "c'è il mio zampino nella CRT Aprilia"

Max Biaggi ha incontrato i fan nel megastore veneto di abbigliamento tecnico Valeri Sport. Ne abbiamo approfittato per scambiare quattro chiacchere con lui e abbiamo scoperto che nella CRT ART Aprilia c'è anche il suo zampino. Max parla anche degli avversari e del suo nuovo compagno di squadra Laverty, di Phillip Island e del difficile round di Imola la prossima settimana.
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Bagno di folla per Max Biaggi da Valeri Sport

Max Biaggi è stato l'ospite d'onore di Valeri Sport che ha festeggiato nel pomeriggio di oggi 24 marzo (qui la nostra news) il primo anno di apertura della grande sede di Cornuda (TV) in collaborazione con Suomy. La gente era accalcata all'ingresso del megastore di abbigliamento tecnico fin dalle 14: Max si è goduto il "bagno di folla", ha firmato autografi su poster e moto, ha posato per le classiche foto con gli appassionati. Il campione romano era rilassato, soddisfatto del risultato ottenuto a Phillip Island ma concentratissimo su Imola, che secondo lui non sarà così "amica" come il tracciato australiano. Ecco cosa ci ha detto nel corso di una breve chiacchierata.

A Phillip Island sei andato come un missile, soprattutto in gara2: per molti è stata la più bella rimonta della tua carriera!
Non mi era mai capitata una cosa del genere, è di quelle che ti rimangono nei ricordi. Un pilota non si ricorda soltanto delle gare vinte, queste rimonte pazzesche, che capitano davvero raramente, rimangono un pensiero indelebile. Per quanto riguarda la velocità della mia moto, potrebbe sembrare così tanto più veloce delle altre, soprattutto in rettilineo, ma non bisogna farsi ingannare dall'uscita dell'ultima curva. Con le gomme usurate si scivola molto e si perde tutta la velocità nel lungo rettilineo, da metà gara noi avevamo ancora buona trazione e la differenza si vedeva. In un'altra pista senza queste condizioni forse la differenza di prestazioni non si noterà.

Imola è una pista "vecchio stile" che avvantaggia le Ducati come Phillip Island, ma alla fine in Australia siete stati voi più forti. Cosa dobbiamo aspettarci domenica prossima?
A Phillip Island c'era il lungo rettilineo da 300 all'ora che ci dava una mano, ad Imola invece non c'è proprio, forse è il motivo per il quale Ducati ha vinto le ultime edizioni. E' un bello stimolo per cercare di fermare questo dominio cercando di vincere.

Recentemente avete lavorato su un nuovo motore con modifiche importanti che debutteranno a Monza. Su cosa avete lavorato e cosa vi aspettate?
Monza è un circuito atipico, è velocissimo e si rimane per molto tempo a gas completamente spalancato, perciò abbiamo lavorato sulla potenza massima, con più cavalli tutti nella zona alta. Comunque è un motore che probabilmente useremo solo in questa gara, è un tracciato unico. La potenza è effettivamente cresciuta, ma non di tanto: rispetto all'anno scorso abbiamo fatto un passettino avanti sperando che sia sufficiente, anche perché gli altri non stanno con le mani in mano.

Laverty è un pilota davvero veloce, lo vedi come un compagno "scomodo"?
Beh si, è pur sempre un mio rivale. Quando si va in moto bisogna sempre pensare come un singolo e non come una coppia. Noi siamo nella stessa squadra, ma ogni pilota ha la sua struttura tecnica e punta al massimo. Laverty è uno veloce, poi lui si è infortunato quindi anche le situazioni cambiano nel team. C'è sempre paura di cadere e farsi male, quindi il più veloce fra noi sarà anche quello che farà meno errori.

Come ti trovi con la nuova squadra e con Aligi Deganello come capo meccanico?
La squadra lavora davvero bene, si è visto in Australia, e Aligi non è un rimedio ma una scelta. Lui ha accettato di buon cuore questa sfida e noi tutti siamo passati da una situazione davvero cupa ad avere di nuovo la luce. Aligi è una persona con cui è facile lavorare ed andare d'accordo, ascolta molto quello che il pilota sente e le sue richieste. Anche se ci conosciamo poco, abbiamo già fatto molto dalla prima gara.

Aprilia è impegnata in MotoGP con la CRT ART motorizzata RSV. Ma c'è il tuo zampino nello sviluppo?
Beh, a tempo perso non è che mi metto a sistemare cambi, carter e camme - commenta ridendo Max - A parte gli scherzi, quel motore ha cominciato ad andare in pista nel 2008 con me ed è cambiato radicalmente fino ad oggi, con le mie indicazioni e sensazioni. Ovviamente anche la ART è figlia di questo sviluppo che continua nel reparto corse Aprilia. Al momento è la più veloce delle CRT, ma sinceramente la concorrenza non mi sembra così agguerrita. Bisognerà aspettare gli altri, ma penso rimarrà la più veloce, ha uno sviluppo dietro che gli altri non hanno.

E' previsto un rapporto di condivisione di sviluppo ed esperienze fra la SBK e la CRT?
Il motore è lo stesso, di base lavoreremo per entrambe le categorie con una certa condivisione ma sarà limitata alla meccanica. Gomme diverse, ciclistiche diverse, freni diversi seguiranno specifiche proprie della categoria in cui si corre. Il motore è derivato dalla Superbike ma loro hanno qualche libertà in più che il nostro regolamento non ammette, è più aperto all'elaborazione. Ma la base è sempre quella della Superbike.

Ultima domanda. Escludendo Carlos Checa, quali sono gli altri piloti che vedi come protagonisti nel 2012?
Penso saranno i primi 4-5 della stagione passata. Ci sarà ovviamente Checa, ma anche Laverty, Melandri, Haslam e sicuramente Sykes: l'anno scorso si è visto "una tantum", ma quest'anno sta andando davvero forte ed è costante.
 

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