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Yamaha, il meglio deve ancora venire

Masahiko Nakajima, direttore Yamaha Sport, alla vigilia dei test di Jerez ha confessato che dopo un'annata avara di soddisfazioni, in casa Yamaha hanno persino pensato di cambiare filosofia costruttiva, copiando la dominatrice Honda. Poi, i test di Sepang hanno rivelato che l'M1 in "versione 1.000" è una "gran moto" e anzi, il meglio dovremo ancora vederlo.

Un 2011 povero di successi

Alla fine dello scoro campionato MotoGP, su 17 gare ben 13 erano andate a Honda e solo quattro alla Yamaha e a Iwata hanno iniziato a nutrire dubbi sulla bontà del progetto M1. A confessarlo è stato Masahiko Nakajima, direttore generale della divisione Motorsport Yamaha: "l'anno scorso abbiamo riflettuto sullo strapotere della RC212V. Ci siamo detti che forse sarebbe stato il caso di seguire la via tracciata da Honda, anche per quello che riguarda il motore…". Un'ammissione forte, che mette in dubbio persino uno dei capisaldi della "filosofia motoristica" Yamaha che fa del quattro cilindri in linea (quasi) un simbolo (Honda invece per i suoi prototipi MotoGP ha sempre adottato uno schema a V). Poi, dopo un po' di riflessioni i vertici Yamaha hanno deciso di ritornare sui loro passi: "Non possiamo fare una Honda. Noi sappiamo fare solo Yamaha. Dobbiamo spingere i nostri concetti ancora più in là, sia per quanto riguarda il motore sia il telaio".




La svolta è arrivata a Sepang

I primi test stagionali a quanto pare hanno cambiato radicalmente i valori in campo. Se Honda si è lamentata (nonostante i tempi stratosferici di Stoner) del suo telaio troppo "nervoso", in Yamaha si sono resi conto di avere "per le mani" una moto ancora acerba ma dal grande potenziale. Le nuove Bridgestone e la maggiore cubatura del motore (che ha permesso di annulare il gap di potenza con la RC212V) hanno reso l'M1 competitiva e in grado, finalmente, di assecondare il talento di Lorenzo, Spies e Dovizioso (privato, ma velocissimo). Sempre Nakajima ha rivelato che le sorprese per il 2012 non sono certo finite, soprattutto per quanto riguarda l'elettronica: "A livello elettronico ci saranno grandi novità. Ora stiamo utilizzando un'evoluzione di quella utilizzata sulla 800. La nuova elettronica, che faremo debuttare in questi test di Jerez, sarà ancora più reattiva e ogni fase della guida sarà "filtrata" dalla centralina con ancora più precisione. Ogni dinamica sarà analizzata meticolosamente per migliorare ancora di più la "connessione" tra moto e pilota". Tira brutta aria per Honda in questa stagione?

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