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Dovizioso: "a Sepang ci sarò"

Il pilota italiano, intervistato dal sito ufficiale MotoGP rassicura sulla sua presenza ai test del 31 gennaio a Sepang. La forma non sarà al top, ma il forlivese vuole esserci per capire quale direzione dare allo sviluppo della M1. Un lavoro che verrà portato avanti insieme al compagno di squadra Crutchlow, giudicato dal forlivese un pilota di talento ma ancora da "svezzare". Infine due battute sulla paternità e gli effetti positivi avuti sulla sua professione.
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Sport

Sepang importante ma non fondamentale

Il Dovi, reduce da un'operazione alla clavicola fratturata durante un allenamento su una moto da cross, racconta sul sito motogp.com ciò che si aspetta dai test pre-stagionali e a che punto è il suo recupero: "I dottori hanno svolto un ottimo lavoro e sono molto fiducioso sul mio stato fisico in ottica Sepang. Il circuito è davvero ostico e il tutto si complica ulteriormente se aggiungiamo l'umidità e le alte temperature. Spero di riprendermi del tutto per capire meglio la moto. Probabilmente per i test successivi sarò al 100% e così sarò in grado di rendermi conto del mio livello".

Nella foto, Dovizioso sulla sua "nuova" M1 durante i test di fine stagione a Valencia


"Crutchlow? È forte ma quest'anno ce lo dovrà dimostrare"

Alla domanda su che tipo di rapporto avrà con il suo nuovo compagno di squadra Cal Crutchlow, il Dovi ci tiene a elogiare l'inglese e a esprimere tutta la sua disponibilità a uno sviluppo "congiunto" della moto. Però, tra le righe, sottolinea anche che tra i due, il pilota con maggiore esperienza non è certo "l'arrembante" Crutchlow:  "Cal? Un bravo ragazzo e un buon pilota. È arrivato nel Campionato del Mondo con poca esperienza alle spalle, eppure è qui, e questo vuol dire che è dotato di talento. Credo che nessuno sappia esattamente qual è il suo limite, perché è in MotoGP da solo un anno ed è anche finito a terra in qualche occasione, ma sono sicuro che potrà rivelarsi molto competitivo. Non so dire quanto, ma sono comunque contento di poter lavorare e sviluppare la moto con lui".


"Mia figlia mi fa andare più veloce"

Molti addetti ai lavori sono convinti che la nascita di un figlio per un pilota significhi "l'inizio della fine": troppe responsabilità fuori dalla pista implicano inevitabilmente un calo di prestazioni. Addirittura c'è chi riesce a "quantificare" questo calo con una semplice equazione: 1 figlio = 1 secondo in più sul cronometro. Dovizioso non è dello stesso avviso, anzi ci tiene a sottolineare che nei primi due anni da papà, i suoi risultati sono migliorati parecchio: "Da quando mia figlia è nata, la mia mentalità è cambiata molto. Negli ultimi due anni ho raccolto i miei risultati migliori, e ogni cosa è diventata ancora più speciale. È bellissimo essere padre. Sono molto giovane ma sono convinto che quanto successo mi abbia aiutato molto nell'affrontare le competizioni".

Una foto d'archivio in cui Dovizioso si esibisce in una spettacolare derapata

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