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Bikers Classic: a Spa un tris di campioni

Tra i piloti presenti, tre vincitori in tre differenti decadi: Giacomo Agostini, che guiderà la MV con cui ha trionfato a Spa nel 1968; il Gigante Bianco Wil Hartog, vincitore su Suzuki dieci anni dopo, e Wayne Gardner, trionfatore nel 1988 su Honda

Tre campioni assoluti

Tre campioni appartenenti a tre generazioni differenti sono le star di Bikers Classic, la manifestazione che raduna a Spa-Francorchamps dal 5 al 7 luglio gli appassionati dei tempi che furono. Gli organizzatori hanno chiamato e loro hanno risposto "presente": Giacomo Agostini, vincitore a Spa in 500 nel 1968; Wil Hartog, trionfatore nel 1978, e Wayne Gardner, primo al traguardo nel 1988. Due decadi in cui la classe regina è cambiata in maniera profonda, ponendo le basi per il motociclismo agonistico dei nostri giorni.
 

1968: Agostini

E' una sfida tra titani, quella che contrappone Ago e Mike "The Bike" Hailwood in terra belga, su un tracciato lungo, veloce e pericoloso: ad avere la meglio è il 15 volte iridato in sella alla MV, regolando l'inglese su Honda e stabilendo il nuovo record della corsa in 1h3'11", a una media di 211 km/h.
 

1978: Hartog

Dieci anni dopo è l'olandese Wil Hartog - uno dei più talentuosi di una generazione che ha prodotto anche Jack Middelburg e Boet van Dulmen - a imporsi a Spa. E' duro e puro, Hartog: lo chiamano "Il gigante bianco" per via della colorazione della tuta e di una presenza fisica imponente. Dopo una lunga gavetta, è al primo anno da pilota ufficiale: a Spa sostituisce l'infortunato Pat Hennen, e ha come compagno di squadra una leggenda chiamata Barry Sheene. Specialista nei circuiti in cui conta dare gas incurante dei rischi (vincerà a Imatra, in Finlandia, nel 1979), in Belgio risulta imprendibile per tutti, distanziando il secondo classificato - il Marziano Kenny Roberts - di 16".
 

1988: Wayne Gardner

Dieci anni dopo è Wayne Gardner su Honda a domare Spa: lo fa da Campione del Mondo in carica, il primo australiano nella storia a riuscirci, rifilando 30 secondi tondi a Eddie Lawson, in sella a una Yamaha. In quella stessa gara Randy Mamola regala il primo, storico, podio alla Cagiva giungendo terzo con la C588.

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