Come è fatta

Le Harley-Davidson sono moto strane. Con piccole e semplici modifiche, a volte anche solo sostituendo il manubrio e la sella, si può cambiare la loro “personalità”. Guardando questa nuova CA “Limited Edition” dall’aria muscolosa, è difficile credere che si tratti di una Sportster alla quale sono stati solo montati cerchi di alluminio neri a 5 razze, manubrio dritto in stile “drag”, comandi cromati in posizione intermedia, il motore è stato dipinto  di nero e la carrozzeria ha una verniciatura bicolore in stile “muscle-car” anni 70. Eppure è proprio così: questa è proprio una 1200 Custom con il suo grosso bicilindrico di 1200 cm^₃ a iniezione raffreddato ad aria, il telaio in tubi a doppia culla, le sospensioni (purtroppo) ribassate e tante cromature. A livello ciclistico va segnalata però l’adozione di pneumatici Michelin Scorcher da 16” che (secondo la casa) assicurano una notevole durata e migliorano la maneggevolezza e il grip a tutte le andature.

Come va

Si sta comodi in sella a questa Sportster “sportiva”, grazie alle pedane collocate in posizione centrale e al manubrio non troppo largo e facile da impugnare. Il motore è piacevole e vigorosissimo: con quasi 10 kgm di coppia max a soli 3200 giri, non potrebbe essere diversamente. Sotto controllo le vibrazioni: i supporti in gomma del motore ne lasciano passare poche (e tutto sommato gradevoli). Il comfort non è male, le sospensioni lavorano bene anche sullo sconnesso, ma dovrebbero avere una maggiore escursione (così si potrebbe anche piegare come si deve in curva). Migliorabile anche l’impianto frenante: la potenza è insufficiente, soprattutto quella del disco anteriore poco modulabile. A quando il doppio disco?