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La sportiva equilibrata

La rinnovata superbike austriaca non ha i controlli elettronici oggi di moda, ma il motore è ben gestibile e la ciclistica precisa e bilanciata. Buoni i freni, prezzo corretto.

Com'è fatta

Nata per sfidare Ducati e le quattro sorelle giapponesi sulle piste del mondiale SBK e sul mercato, la KTM RC8 R non ha raccolto i successi sperati. Questa versione 2011, nettamente migliore dal punto di vista dinamico, potrebbe invece fare breccia nel cuore degli appassionati (oltre che in pista) perché offre un mix molto interessante. Restano uguali le linee spigolose delle sovrastrutture, il telaio a traliccio e il motore bicilindrico a V di 1.195 cm3, ma quest’ultimo ha un nuovo gruppo termico con doppia accensione e doppia candela per cilindro che ha permesso di ottenere 5 CV in più, arrivando a quota 175. Cambia anche la taratura delle sospensioni, ora più morbide e progressive nell’intervento, mentre il nuovo eccentrico sul mono posteriore permette di variare l’assetto della moto di 8 mm. Nessuna novità sul fronte dell’elettronica: si può intervenire solo sulla mappatura del motore per l’utilizzo di benzina a 95 o a 98 ottani. Sono disponibili tre kit per l’uso in gara (e con i quali non si può circolare su strada): Club Race (3.240 euro IVA inclusa) con guarnizioni teste, scarico Akrapovic Evo 4 e mappatura specifica; e quelli per le gare Superstock (3.240, marmitta esclusa) e Superbike (9.600 euro), che comprende varie parti del motore, sospensioni più raffinate e il cambio elettronico.
A sinistra, la strumentazione (tutta digitale) è ospitata all’interno di un ampio display retroilluminato in arancio. Fornisce anche i tempi sul giro. A destra, i due grossi dischi anteriori  da 320 mm, “morsi” da due pinze radiali monoblocco Brembo a quattro pistoncini.

Come va

La superbike austriaca è la dimostrazione che non servono tanti costosi (e complessi) marchingegni elettronici per gestire una moto da quasi 200 CV. Il merito va al motore, che è potente e vigoroso (quasi 13 kgm a 8.000 giri) ma mai violento: non ha strappi o risposte brusche all’apertura del gas, l’erogazione è fluida e regolare. Ma conta anche la ciclistica svelta e maneggevole, quasi “facile” (parlando sempre di una sportiva riservata a piloti esperti). Lo stile di guida giusto è quello “pulito”, deciso ma mai violento, che sfrutta l’agilità e l’equilibrio generale. Potentissima la frenata, ma perfettamente a punto e modulabile: pur senza antisaltellamento (neppure a richiesta), la RC8 R non accenna a bloccare o a scomporsi neppure nelle staccate più violente.

Carta d'identità

Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore bicilindrico 4 tempi
Cilindrata (cm3) 1.195
Raffreddamento a liquido
Alimentazione a iniezione
Cambio a 6 marce
Potenza CV (kW)/giri 175 (129)/10.250
Freno anteriore a doppio disco
Freno posteriore a disco
Velocità massima (km/h) nd
Dimensioni
Altezza sella (cm) 81-83
Interasse (cm) 142,5
Lunghezza (cm) nd
Peso (kg) 168
Pneumatico anteriore 120/70-17”
Pneumatico posteriore 190/55-17”
Capacità serbatoio (litri) 16,5
Riserva litri 3,5

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Ktm

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