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Ducati 1199 Panigale R, pronta per le gare

La Ducati 1199 Panigale  R è quanto di più vicino ci possa essere a una Superbike da gara nelle prestazioni e nelle sensazioni di guida. Potente e leggera, scende in piega in un attimo e frena forte. Peccato manchi un sistema che limiti le impennate in accelerazione

Una moto da corsa (o quasi)

La  nuova Ducati 1199 Panigale R è la base su cui è stata sviluppata la moto che disputerà il mondiale Superbike 2013 con Carlos Checa e Ayton Badovini. L’abbiamo provata ad Austin (Texas) sul “Circuit of the Americas”, la pista che ospiterà in aprile la seconda prova della MotoGP. Le “credenziali” della Rossa sono formidabili: 195 CV per 165 kg di peso sono praticamente i "numeri" che avevano le Superbike ufficiali solo qualche anno fa. Rispetto alla versione "standard", la Ducati Panigale R è migliorata nella gestione elettronica del comando del gas ride-by-wire (modifica estesa a tutta la gamma Panigale), ma il suo punto forte è il bicilindrico “superquadro” che in questa versione monta bielle in titanio, volano alleggerito e bilancieri con trattamento DLC (Diamone Like Carbon). Grazie a questi interventi il motore può girare più "alto" e il limitatore si attiva a 12.000 giri, cioè 500 in più della Panigale S.

Elettronica da MotoGP

Il sistema di gestione elettronica della moto è tra i più raffinati. Selezionando la modalità di utilizzo (il cosiddetto "riding mode") la Ducati Panigale R adatta le reazioni di tutti e sette i sistemi che la “controllano” e cioè l’ABS, il controllo di trazione, le sospensioni elettroniche, il cambio elettronico (si può passare da una marcia all’altra anche in scalata senza toccare la frizione), il freno motore e l’acceleratore elettronico. Le sospensioni Öhlins al variare del riding mode modificano le regolazioni in estensione e compressione; il precarico molla invece si regola manualmente.
Le sospensioni Öhlins sono a controllo elettronico: il pilota puà selezionare le regolazioni in compressione ed estensione 

Migliora la "spinta"

Un'altra novità della Ducati 1199 Panigale R è la possibilità di variare l’altezza del forcellone su quattro differenti altezze (da +2 a -4 mm). Le (poche) sovrastrutture della Panigale R sono arricchite da numerosi elementi in carbonio tra cui protezione forcellone, parafango posteriore, protezione mono ammortizzatore, cover carter frizione, cover blocco chiave e cover convogliatori aria. Nel prezzo da “fuoriserie” (32.000 euro) è compreso il kit racing che prevede il parabrezza “Corse” (più alto e protettivo), i tappi in alluminio per coprire i buchi degli specchi retrovisori e l’impianto di scarico della Termignoni (non omologato) che sfruttando la mappatura "dedicata" (presente nella centralina) garantisce un incremento del 3% della potenza agli alti regimi ma soprattutto di un bel 15% ai medi. Una sola la colorazione disponibile: rosso Ducati con bordi bianchi su cupolino e coda, mentre il serbatoio (parzialmente verniciato) lascia in bella mostra un ampia zona in alluminio spazzolato. 

Pista tecnica

Il nuovissimo circuito di Austin si è dimostrato un “banco prova” perfetto per la Ducati Panigale R: il nostro tester-pilota Dario Marchetti ha utilizzato i suoi lunghissimi rettilinei per scaricare tutta la potenza del bicilindrico, ma soprattutto ha sfruttato i curvoni veloci, i cambi di pendenza, le curve lente e i cambi di direzione per valutare a fondo la guidabilità della nuova Ducati.

Gli americani fanno sempre le cose in grande: parte dell'asfalto della pista di Austin è bianco, blu e rosso come la bandiera USA. 

Motore migliorato

La posizione di guida della Ducati 1199 Panigale R è ovviamente caricata in avanti ma tutto sommato comoda, per una sportiva da pista: lo spazio a disposizione è buono e, grazie ai manubri “aperti”, braccia e schiena si stancano poco. La differenza tra la R e le altre Panigale è soprattutto nel motore. Grazie al maggiore allungo e all’utilizzo della corona da 41 denti (la corona da 39 denti rimane di serie sui modelli base e S), la spinta è aumentata: il bicilindrico è pronto (non vigoroso ai bassi come le vecchie Ducati 1198, ma molto più rapido a prendere i giri delle altre 1199) ed è "consistente" ai medi e agli alti regimi, dove l’incremento della spinta si sente parecchio rispetto alle altre Panigale. Leggera e ben bilanciata, la Panigale R è velocissima nello scendere in piega, limitata solo dalla posizione delle pedane forse un po’ basse per gli impressionanti angoli di piega che può raggiungere. In curva è veloce, precisa e sempre stabile, grazie a un avantreno ben piantato "da Ducati", ma è difficile da domare in uscita per la mancanza di un sistema anti-impennata. Nonostante il controllo di trazione a punto, è necessario parzializzare il comando del gas (prontissimo con il nuovo “setting” del ride-by-wire) per evitare che la ruota anteriore si alzi eccessivamente. Rapido e preciso il cambio elettronico, praticamente perfetto l’impianto frenante con ABS, impercettibile nell’intervento ma presente: permette staccate al limite in sicurezza senza compromettere l’assetto della moto.     
 

Carta d'identità

Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore bicilindrico 4T
Cilindrata (cm3) 1198
Raffreddamento a liquido
Alimentazione a iniezione
Cambio a 6 marce
Potenza CV (kW)/giri 195 (143)/10.750
Freno anteriore doppio disco da 330 mm
Freno posteriore disco da 245 mm
Velocità massima (km/h) nd
Dimensioni
Altezza sella (cm) 83
Interasse (cm) 144
Lunghezza (cm) 208
Peso (kg) 165
Pneumatico anteriore 120/70-17"
Pneumatico posteriore 200/55-17"
Capacità serbatoio (litri) 17
Riserva litri nd

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giggio
Gio, 03/21/2013 - 10:40
bella da non dormirci la notte...