Base perfetta per una special

Dopo un paio d’anni di attesa, Honda ha finalmente deciso di importare anche in Europa la CB 1100 (qui la news), maxi naked retrò presentata già nel 2010 (ma venduta solo in Australia e Giappone). A pochi mesi dal suo arrivo, la moto sta già “stuzzicando” parecchi preparatori, merito del suo stile classico e pulito, ottima base per le elaborazioni. Dopo la giapponese K10 White House (kit estetico che richiama le forme della progenitrice CB 750 Four, clicca qui), dalla Francia arriva la CB 1100 BadSeeds, una versione cafè racer naked, commissionata dalla filiale francese di Honda e realizzata dal preparatore BadSeeds (clicca qui per visitare il sito ufficiale).
La moto ha subito un leggero ma efficace restyling: sono stati sostituiti gli ammortizzatori posteriori con due unità Öhlins, mentre il parafango posteriore è stato modificato e reso più compatto e “aggressivo”. I fianchetti laterali sono stati forati per ottenere un aspetto ancora più racing mentre davanti trovano posto un manubrio ribassato e delle frecce più compatte. Completano la “trasformazione” un sistema di scarico Yoshimura (ma è un particolare non ancora definitivo) e volendo, un cupolino in stile anni 80 (in gallery è possibile vedere anche una terza versione con sella modificata e cupolino iper compatto che però non sarà realizzata).

Arriverà, ma solo in Francia

La BadSeeds in versione naked o con cupolino al momento è ancora in fase di “stand-by”. Il progetto deve ancora essere omologato ma da Honda Francia fanno sapere che, se tutto andrà come previsto, il debutto nelle concessionarie francesi avverrà a breve. La BadSeeds potrà essere acquistata già assemblata in edizione limitata, oppure in kit, disponibile per tutti gli acquirenti della CB 1100. I prezzi ancora non si conoscono ma presumibilmente dovrebbero aggirarsi intorno ai 13-14.000 euro, vale a dire 3.000 euro in più rispetto il prezzo di listino della versione base. La moto sembra ben riuscita e potrebbe avere anche un buon successo di vendite (prezzo permettendo), chissà che anche Honda Italia non stia pensando a qualcosa di simile...