Come è fatta

La CRF 250 L è un’endurina adatta a chi cerca un prodotto con bassi costi di gestione e poco impegnativo. Perfetta come prima moto, rappresenta anche una valida alternativa agli scooter in città. Nei fine settimana invece può diventare una valida compagna per gite con qualche puntata su strade bianche e sterrati poco impegnativi. Il motore è un monocilindrico di 250 cm3  a 4 valvole con raffreddamento a liquido, inserito in un telaio perimetrale  in tubi d’acciaio a sezione ovale. Le sospensioni di discreta qualità non sono regolabili, mentre le gomme tassellate hanno un profilo “rotondo” per offrire una buona tenuta anche su asfalto. La CRF è costruita come si deve, con particolari curati e plastiche robuste e ben assemblate tra loro. Unica nota “stonata”, il tappo del serbatoio cromato. Il prezzo ridotto invece è una nota molto positiva, specie considerata la qualità.

Come va

La posizione di guida è da fuoristrada, con la seduta vicina al manubrio che agevola anche la guida “in piedi” (d’obbligo quando si  mettono le ruote fuori dall’asfalto). Il motore è brillante, ma non cattivo, l’erogazione della potenza è fluida e regolare. Per fargli tirare fuori il meglio bisogna tenerlo sempre su di giri, usando molto il cambio che per fortuna è ben a punto, come anche la frizione. I freni hanno buon mordente, adeguato al peso della moto e alle gomme tassellate che su asfalto bagnato richiedono qualche attenzione in più. Bene le sospensioni tarate sul “morbido”, assorbono senza problemi le buche e digeriscono la guida in fuoristrada. Su strada però la forcella affonda un po’ troppo nelle frenate più decise.