Salta al contenuto principale

Scegliere bene usato: le classiche belle e possibili

Le moto con linee “futuribili” vi hanno stufati? Compratevi una “classica” con meccanica moderna ma ben nascosta sotto linee retrò. I prezzi scendono e si fanno buoni affari

Ducati GT1000

Una stradale “turistica” secondo Ducati. Il motore 1000 raffreddato ad aria è irregolare ai bassi regimi, ma ai medi ha grinta da vendere e allunga bene agli alti regimi. La posizione di guida è comoda, il busto è leggermente inclinato e le braccia ben distese ad impugnare il largo manubrio. In curva è precisa anche se va guidata di corpo, agendo con decisione per farla scendere in piega. I freni sono efficaci ma il comfort però è limitato dalla rigidità delle sospensioni, in particolare i due ammortizzatori dietro. Soffre anche il passeggero.
Punti deboli
Qualche problemuccio qui e là delle parti elettriche, con le classiche spie che non si accendono; comunque nulla di grave. Controllate lo stato dei silenziatori, esposti agli urti. Il comando della frizione duro può essere ammorbidito montando l’attuatore del catalogo Ducati performance.
Quotazioni: da 3.500 a 6.000 euro




Moto Guzzi V7 Classic

Una tranquilla stradale, facile da guidare e maneggevole. Il motore ha pochi cavalli (38,5 rilevati alla ruota), ma più che sufficienti per cavarsela in città. La V7 va bene anche per qualche gitarella senza  troppa fretta e accoglie più che dignitosamente il passeggero.
cambio lento
I freni non sono male, le finiture sufficienti anche se c’è troppa plastica. Deludono un po’ il cambio (lento e non sempre preciso) e la sospensione posteriore rigida e decisamente in difficoltà sui pavé.
Punti deboli
Non spaventatevi se vedete tracce d’olio sul foro di scarico della marmitta. D’obbligo invece un controllo generale sulla funzionalità dell’impianto elettrico (fari, frecce, spie sul cruscotto). Controllate con cura la carrozzeria che può soffrire per le vibrazioni del motore. La ruggine può attaccare i dischi freno e l’impianto di scarico. Problemi anche all’impianto di iniezione (spegnimenti etc etc).
Quotazioni: da 3.500 a 4.800 euro


Harley-Davidson Sportster

Gli esemplari più vecchi della “piccola” Harley-Davidson si trovano ormai a prezzi poco impegnativi. Da scegliere i modelli dal 2004 in avanti perché il motore è montato su supporti in gomma che smorzano efficacemente le vibrazioni. I modelli precedenti invece trasmettono vibrazioni e “pulsazioni” molto fastidiose.
La 883 è facile da guidare e abbastanza agile, nonostante il peso. Il motore è tranquillo e ben gestibile, mentre i freni sono da strizzare con decisione, perché faticano a rallentare gli oltre 250 kg in ordine di marcia. Mettete in conto anche il cambio lento e rumoroso.
Punti deboli
Le Harley originali “come mamma le ha fatte” non esistono: chi compra queste moto primo o poi le personalizza. Bisogna vedere a chi si è affidato e se ha usato accessori originali oppure no. In generale le moto troppo pasticciate o “fatte in casa” sono da evitare perché possono dare noie. Occhio agli scarichi aperti: possono causare problemi alle valvole di scarico se l’alimentazione non è ben regolata. Buttate un occhio allo stato dei freni e al libretto dei tagliandi: l’assistenza H-D costa cara, ma è una garanzia.
Quotazioni: da 3.000 a 5.500 euro



Kawasaki ZRX 1200

È una Kawa al 100%: il carattere sportivo non le manca. L’assetto è rigido e i freni con pinze a sei pistoncini mordono forte. Il motore 1200 spinge come una furia già da 4.000 giri e sale rapido di giri.
La distanza tra sella e pedane è ridotta, chi è sopra il metro e ottanta è costretto a piegare troppo le gambe. In movimento la ZRX è stabile e precisa ma poco agile: va “convinta” a scendere in piega agendo con decisione su pedane e manubrio, ma risulta sempre lenta nei cambi di direzione. Il motore beve parecchio. In città è un po’ impacciata.
Punti deboli
Il discorso è analogo alla CB 1300: la ZRX è una moto di sostanza, capace di digerire chilometraggi elevati. Occhio solo allo stato dei dischi (stressati dalle pinze a sei pistoncini) e a quello delle sospensioni, in particolare i due ammortizzatori. Silenziatore esposto agli urti.
Quotazioni: da 1.000 a 2.000 euro


Kawasaki W650

Bella, affidabile e maneggevole, la W 650 è una stradale “da passeggio”, comoda e ospitale anche per il passeggero. Il motore bicilindrico è ben gestibile e va bene anche per chi ha poca esperienza, ma non chiedetegli prestazioni elevate e grinta da sportiva. Il peso da noi rilevato era di 204 kg in ordine di marcia: da fermo la W 650 si manovra quindi senza difficoltà, la sella bassa e il manubrio largo facilitano le cose.
I freni sono discreti: dietro c’è un tamburo poco potente mentre il disco davanti è efficace. Intorno ai 5.000 giri si sentono delle vibrazioni che alla lunga diventano fastidiose. Le sospensioni sono morbide e mal digeriscono la guida “d’attacco”.
Punti deboli
I sostegni del faro davanti soffrono le vibrazioni trasmesse dal motore e possono rompersi. Occhio ai freni: il tamburo può essere “cotto” dopo 20.000 km, il disco dopo 30.000 km. Anche gli ammortizzatori (di tipo economico) vanno KO dopo poco tempo (20.000 km).
Quotazioni: da 1.500 a 3.500 euro


Triumph Bonneville

Un classico della gamma Triumph. Nel corso degli anni ha subito poche modifiche: la più importante è stata l’aumento della cilindrata (da 790 a 865 cm3). La “Bonnie” è una moto valida, buona per la città e per qualche gita o viaggio poco impegnativo. Anche se non è un “fuscello” (218 kg rilevati), in movimento è agile e facile da manovrare.
Il bicilindrico inglese è piuttosto tranquillo, regolare nel trasmettere i cavalli, sale di giri senza fretta e consuma il giusto. L’impianto frenante è sufficiente, ma il disco davanti fatica un po’ a gestire la mole della moto. Rigida la sospensione posteriore, buona la sistemazione del passeggero. Finiture discrete, ma non di lusso.
Punti deboli
Le cromature sono “sensibili” alla ruggine: occhio soprattutto a fari, ruote e carter motore. Possibile formazione di condensa all’interno del cruscotto. Controllate la frizione: se innesta le marce in maniera brusca può essere la campana deformata. Gli scarichi sulle moto Euro 3 possono cuocere e assumere una colorazione azzurrognola. I carburatori (se ci sono) vanno sincronizzati in caso di  problemi di avviamento a freddo. 
Quotazioni: da 2.000 a 3.500 euro


Yamaha XJR 1300

L’aspetto è grintoso e il motore 1300 non delude: è fluido ma bello “sveglio” sin dai regimi medio-bassi ed è capace di buone prestazioni. La XJR però è anche molto confortevole: le sospensioni sono morbide (quindi poco adatte alla guida sportiva) e assorbono bene buche e pavé, mentre la sella da parte sua non delude, larga il giusto, ben imbottita e ospitale anche per il passeggero che ha tanto spazio a disposizione.
La grossa cilindrata si fa sentire dal benzinaio: i consumi sono sempre alti, difficile andare oltre i 14/15 km/litro. Ottime le finiture: verniciature e componentistica sono di tipica qualità “giapponese” (cioè elevata).
Punti deboli
Possibili perdite d’olio dal sistema idraulico della frizione. Occhio anche alla testata: l’ammortizzatore di sterzo è collegato ad essa e col passare del tempo le sollecitazioni a cui è sottoposta possono danneggiare la guarnizione della testata. Qualche raro caso di problema alla ruota libera del motorino di avviamento. Occhio anche agli ammortizzatori (si “scaricano” in fretta) mentre gli specchietti si allentano facilmente.
Quotazioni: da 1.500 a 5.800 euro

Leggi altro su:

Aggiungi un commento

giggio
Gio, 09/13/2012 - 09:16
Interessante questo pezzo! Ma quanto è brutta la Ducati... chi se la piglia?
e ti assicuro che ha prestazioni (motore e telaio) esaltanti. Insomma, va bene per chi vuole girare in incognito, per poi lasciare di stucco buona parte delle naked medie su qualsiasi misto, ma anche in autostrada (ha 92 CV e oltre 9 kgm)
Profile picture for user topomoto
topomoto
Gio, 09/13/2012 - 10:10
Preferisco la Kawasaki
XXXYYY
Gio, 09/13/2012 - 11:01
Interessanti queste mini-guide! Se non altro mi hanno evitato di andare a provare una Kawasaki ZRX 1200 (sono ben più alto dei 180 cm...)
Profile picture for user malo
malo
Gio, 09/13/2012 - 12:34
Le moto vintage sono le mie preferite, in effetti poi gli usati hanno prezzi ragionevoli! A me piacciono la Kawasaki.
Lorro
Gio, 09/13/2012 - 19:02
Possessore entusiasta dell'Eddie Lawson replica, la bellissima R, vorrei specificaste che la valutazione può variare non dai mille ai duemila € ma dai mille ai seimila. Inoltre vorrei sfatare la leggenda della seduta un pò bassa: ho montato una sella gunfighter della Corbin (che è ancora più bassa dell'originale), sono alto 1,83 e non giro con le ginocchia rannicchiate! Certo non siamo al cospetto di una KTM ma la seduta della moto è molto comoda e solo il passeggero, quello si, sta un pò "rannicchiato". Per il resto...grande moto e prestazioni, grande affidabilità e grande fascino! Dimenticavo d dire che faccio mediamente, con una moto vera, i 18 Km al litro senza risparmiare troppo il mio polso. Insomma, per consumi sfido minori cilindrate e tutti i maxi scooter e per prestazioni....mi sono tolto grandi soddisfazioni anche con moto più sportive e potenti!
enzorock
Gio, 09/13/2012 - 23:23
I prezzi di questi modelli usati non sono quelli da voi indicati! Assolutamente impossibile, ad esempio, traovare una Bonneville al di sotto dei 4500/5000 euro! Altro che 2000!!! Anche la Sportster a 3000 euro!!! Ma quando mai? Mi dispiace ma sono errori gravi, non dovreste farli. Con rispetto Enzo