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Dalla Cina con (poca) fantasia

Al Salone di Milano è stata sequestrata una copia dell'Mp3 "made in Cina", ma i cloni orientali sono davvero tanti. Ecco qualche esempio per sorridere un po', senza dimenticare che i cinesi vanno presi tremendamente sul serio.
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Copie a raffica

Come ogni anno al Salone della moto di Milano la Guardia di Finanza, “curiosando” tra gli stand, ha beccato (e sequestrato) una copia troppo fedele. Stavolta si trattava di un Mp3 con gli occhi “a mandorla” (qui la notizia), tra i sorrisetti dei visitatori lo scooter è stato portato via coperto da un telo. Ma c'è poco da stupirsi: tutte le moto prodotte dalle case “storiche” europee, americane, giapponesi sono fonte di ispirazione in Cina e dintorni, dove la tutela di marchi e brevetti è piuttosto limitata e comunque difficile da fare rispettare. Basta "delocalizzare" una produzione, perché spuntino come funghi copi o addirittura "copie delle copie" più o meno conformi, prodotte da fabbriche e fabbrichette che nascono e scompaiono alla velocità della luce. 


Fanno sul serio

Insomma, quel che si vede ai nostri saloni è solo la punta dell’iceberg. Certo, sono prodotti che non avrebbero mercato se proposti sui mercati occidentali: più che copie sembrano a volte imitazioni per gioco dei prodotti "veri". Qui sotto potete vedere qualche esempio di cloni realizzati per i mercati locali in Cina. Comunque meglio non sorridere troppo delle aziende cinesi, a tutti i livelli: sono concorrenti temibili e se decidono di attaccare, colpiscono sempre duro. I nostri produttori di moto e componentistica (Malaguti, Verdicchi, Paioli, Grimeca solo per fare qualche esempio) ne hanno pagato dolorosamente le conseguenze.

Baoma LX-Day 
Ecco una Can-Am ridotta… scordatevi i controlli di trazione e stabilità del modello originale canadese, comunque non ci sono problemi di potenza, il motore è da scooter: un 250 raffreddato a liquido mail cambio è manuale a 4 marce.



Guangzhou Wuyang
Un classico della produzione orientale, “derivato” dall’Honda Cub (venduto in oltre 4 milioni di esemplari), motore 4 tempi 50 e 90 cm3, velocità massima 60 km/h e consumi da record (oltre 40 km/l).


HB Moto
Alle volte i cinesi non si limitano a copiare le moto “normali”, ecco qui una bella imitazione di Harley Davidson XR 1200 elaborata con i kit dello Specialista Storz. Nella versione cinese il motore è un 250 raffredato ad aria da 17 CV.



Genata GM250 R
Ecco qui la “vecchia” Hornet in scala ridotta: motore monocilindrico 250, 12 CV e 93 km/h di velocità massima. Il produttore specifica che può stivarne 40 in un container “normale”…



Nalian Motorcycle X6
Se aggiungete una J alla sigla della moto scoprirete a quale modello si ispira. La Yamaha XJ6 diventa una tranquilla motoretta 250 da 120 km/h con doppio freno a disco. Se vi interessa è disponibile anche in nero.



Phoenix
Una CBR 600 RR per sedicenni è proprio una bella idea, la Phoneix ha un motore monocilindrico 125 da 8,1 CV, non un “mostro”, ma sufficiente per sentirsi grandi. Tutto condito con maxi forcellone lucidato e scarico sotto la sella.


Genata GM 250 ZF-R
Ecco una Yamaha YZF-R con motore 250 4 tempi. I cavalli sono pochini (12 in tutto) ma con qualcosa di più potente potrebbe essere apprezzata anche da noi.



GM150GY-7
Fuoristrada e arancione, ricorda qualcosa? Qui però il motore è un tranquillo e poco raffinato monocilindrico 200 cm3 4 tempi con raffreddamento ad aria. Potenza 13,6 CV  velocità massima 93 km/h. 










 

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