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Stoner e Lorenzo ora sono a pari punti

Complice la gara sfortunata di Jorge Lorenzo, Casey Stoner è tornato in testa alla classifica a pari punti con il pilota Yamaha. A partire dalla gara del Sachsenring, la prossima settimana, potremo gustarci una seconda parte del mondiale MotoGP incandescente. Ecco le loro dichiarazioni

Due piloti in testa al campionato

La gara MotoGP di questo weekend non ha offerto un grande spettacolo in pista, ma la classifica si è inaspettatamente riaperta con Casey Stoner e Jorge Lorenzo appaiati a quota 140 punti. Alla prima curva il pilota Yamaha è stato falciato da Alvaro Bautista, colpevole di aver tardato troppo la staccata. Nella caduta il maiorchino ha rischiato di farsi molto male (per fortuna ha rimediato solo una distorsione al piede destro) ma non ha potuto riprendere la gara. La vittoria così è andata al campione del mondo. Con la prossima gara del Sachsenring si entra nella fase centrale del campionato e la nuova classifica fa sperare in un duello incandescente tra lo spagnolo e l'australiano.


Jorge: nessun rancore per Bautista

Jorge, appena caduto, è ovviamente andato su tutte le furie, ma una volta calmato ha sistemato subito il problema con Alvaro Bautista“Ho soltanto una distorsione con interessamento dei legamenti tibio-peroneali e una contusione all’osso, ma per fortuna posso correre in Germania: i medici mi hanno detto che ero sul punto di subire una frattura che mi avrebbe impedito di prender parte alle prossime due gare… Grazie al cielo! Per quanto riguarda l’incidente con Alvaro, accetto le scuse, non porto rancore. E’ stato un errore che cercherà di non ripetere. Come sapete a caldo si dicono cose che non si direbbero mai a mente fredda..”

Stoner vince fra arm pump, dolore alla gamba e moto ballerina

Casey Stoner, invece, è ovviamente felice per la vittoria. Non è un periodo facile per lui e nonostante la  vittoria continua a lamentare problemi fisici e alla moto: “E’ stata una giornata speciale, il mio team ha lavorato veramente bene. Ho seguito Dani cercando di non sprecare energie, non avevo un piano preciso. Sapevo di essere un po’ più veloce e ho aspettato solo l’occasione giusta. Negli ultimi giri mi sentivo meglio Ho risparmiato le forze, guidando in maniera morbida e fluida ma ho sofferto per il pompaggio dell’avambraccio, l'ho sforzato per aiutarmi nei movimento per i dolori dopo la caduta”.

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