Suzuki GSX-R 1000: poca elettronica, tanti affinamenti

Pistoni da MotoGP

Cambia parecchio la Suzuki GSX-R 1000, anche se in apparenza sembra solo che abbia una nuova carenatura con diverso cupolino e sia più leggera di 2 kg rispetto alla versione precedente. In realtà le novità principali si nascondono sotto la carena, nella ciclistica e nel motore. Il quattro cilindri in linea di 999 cm3 ha pistoni più leggeri dell’11% perché sono realizzati con un raffinato procedimento detto FEM (Finite Element Method)., mentre nuovi alberi a camme dovrebbero garantire un’erogazione più pronta a tutti i regimi. L’impianto di scarico torna ad essere un “4 in 1“ (cioè con singolo silenziatore), è interamente in titanio e ha una nuova valvola per migliorare il tiro ai medi regimi. Chi si aspettava l'arrivo di controlli elettronici fantascientifici resterà deluso: la GSX-R 1000 resta una sportiva "vecchia scuola", non è previsto al momento il controllo di trazione e neppure l’ABS, il suo comportamento dipende dalla bravura del pilota e lei lo asseconda. C'è solo il consueto sistema S-DMS che permette di scegliere tra tre mappature differenti della centralina, per adattare l’erogazione alle caratteristiche del percorso.

Pinze monoblocco della Brembo

Per quanto riguarda la ciclistica, la forcella BPF (Big Piston Fork) ha nuove regolazioni, mentre cambiano i freni: la GSX-R 1000 monta pinze monoblocco ad attacco radiale Brembo, montate su due grossi dischi da 320 mm. Per quanto sia strano parlare di comfort in una supersportiva, sulla GSX-R 1000 si è lavorato anche in questo senso,  modificando la seduta che ora offre anche un maggiore grip negli spostamenti laterali.