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Scooter 50, come farlo diventare "da pista"

Se avete uno scooter 50 cm3 e avete voglia di provarlo in pista ecco qualche consiglio per trasformare il vostro cinquantino in un vero e proprio "mangiacordoli". 

Trasmissione, frizione e filtro

Trasmissione, si inizia da qui - La prima cosa da migliorare è il variatore: è fondamentale disporre di una trasmissione adeguatamente robusta per poter sfruttare l’aumento delle prestazioni. Già cambiare questo pezzo con un altro di qualità superiore porta a un miglioramento delle prestazioni immediatamente avvertibile.
Frizione, cambiate la molletta - La frizione originale (purché in buone condizioni) può andare bene se l’elaborazione non è estrema, ma va sostituita se è anche solo un po’ consumata. In ogni caso conviene cambiare la molla di contrasto, montandone una adeguata alle nuove prestazioni. Va anche detto che le molle “speciali” sono anche più facili da regolare: ricordate che una taratura perfetta permette di sfruttare meglio la potenza.
Filtro, fatelo respirare - Un’altra operazione poco costosa, ma importante per migliorare il rendimento del motore è la sostituzione del filtro aria con uno “racing”. Attenzione: i filtri esterni con la spugna “a vista” sono belli, ma vanno bene solo in pista. Per l’uso su strada sarà sufficiente cambiare l’elemento filtrante all’interno della scatola filtro originale: con qualche decina di euro si permetterà al motore di respirare (e rendere) meglio.



Scarico e accensione

Solo dopo aver lavorato su trasmissione e aspirazione si può pensare alla più classica delle modifiche: il “marmittone”. Se volete continuare a usare lo scooter anche su strada, cercate una marmitta omologata: in questo modo lo scooter sarà in regola con il codice. Se invece avete deciso di usare lo scooter solo in pista, potrete montare una marmitta da competizione non omologata. Attenzione però a quello che comprate: gli scarichi “spinti” sono progettati per rendere al meglio con cilindrate da 70 cm3 (quelle dei vari trofei) e su un cinquantino normale non vanno bene. Prima dell’acquisto, informatevi bene.
Una buona preparazione per la pista può essere completata con un accensione “racing”, che permette di gestire in maniera corretta l’aumento del regime di rotazione dovuto alla elaborazione. 


Cilindrata "maggiorata"

70 cm3 - Se le prestazioni ottenute con le modifiche fin qui fatte non vi soddisfano ancora, bisogna passare a interventi molto più impegnativi. Per migliorare davvero le prestazioni bisogna aumentare la cilindrata: nessuna altra modifiche porterà a incrementi altrettanto avvertibili. In vendita ci sono kit che permettono di crescere di cilindrata sostituendo cilindro e pistone. 
Questa è la cilindrata più diffusa, anche perché è quella massima ammessa nei vari campionati dedicati agli scooterini. Questa elaborazione consente di avere un buon incremento delle prestazioni, pur mantenendo un’affidabilità accettabile. I kit disponibili sono in ghisa o alluminio:
Ghisa - Costano meno di quelli in alluminio, ma soprattutto si possono riparare facilmente (e con una spesa ridotta) in caso di grippaggio.
Alluminio - Sono i kit più “spinti”, utilizzati soprattutto da chi fa le gare per vincere e non solo per divertirsi. Garantiscono prestazioni superiori rispetto a quelli in ghisa, ma costano di più e in caso di grippaggio sono da buttare: la riparazione costerebbe più di un kit nuovo.
80 e 90 cm3 - Esistono anche kit di elaborazione “estremi” che portano la cilindrata a 80 e 90 cm3, utilizzati per le gare di accelerazione: le prestazioni sono notevoli, ma richiedono un po’ di esperienza. Si tratta di produzioni semi-artigianali: le più diffuse sono quelle di Stage6, TCR di Cristofolini e TRT Tedeschi.
Attenzione: modificando la cilindrata non si è più in regola col Codice della strada. Lo scooter si potrà usare solo in pista, mai su strade normali. 



Ciclistica

Telai e sospensioni degli scooter non sono studiati per le gare e le piste: la disposizione del motore vicino alla ruota posteriore non è l’ideale per il corretto bilanciamento del veicolo. Per migliorare un po’ la situazione (senza aspettarsi miracoli) bisogna cambiare l’ammortizzatore posteriore con uno di migliore qualità. Per la forcella c’è poco da fare, quelle di serie sono difficili da migliorare: bisogna adattarsi. Per i freni conviene sostituire le tubazioni con quelle in treccia metallica che assicurano una migliore resa.

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