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Spagna: il Parco Naturale degli Alti Pirenei vieta le moto

Le moto saranno bandite per tutto l'anno dal Parco Naturale degli Alti Pirenei, un provvedimento giustificato per limitare l'inquinamento acustico. Nessuno stop invece per le auto

La notizia arriva dalla Spagna, dove l’ente di gestione del Parque Natural de Alt Pirineu ha sancito che, con l’istituzione della Zona Especial de Calidad Acùstica (ZEPQA), l’accesso a moto, quad, ATV e buggy sarà vietato per tutto l’anno. Una decisione stimolata in parte dall’insofferenza delle comunità locali e declinata ora in una normativa ad hoc che, se da un lato applica una stretta senza distinguo nei confronti di intere categorie, dall’altro non sfiora in alcun modo le automobili, di alcun genere, tipo ed emissione (acustica e non).

Le proteste

Un doppio standard, questo, che ha da subito fatto insorgere alcune associazioni per la promozione e la tutela del mototurismo. Una di queste è Moto de Campo Sostenible che, appoggiata anche da RFME (Real Federación Motociclistica Española), ha parlato di “ingiustificata discriminazione” per questo provvedimento, applicato a un’area di circa 800 chilometri quadrati. L'organizzazione sostiene infatti che la mancanza di limiti acustici di cui godrebbero le auto, stride con il divieto arbitrario imposto a tutti i motocicli e costituisce perciò un pregiudizio. Perciò, Moto de Campo Sostenible ha invitato la gestione del parco a stabilire soglie di rumorosità fisse, applicabili a tutti i veicoli

Analogie con l'Italia

Dal canto suo, l’ente gestore del Parco difende l’iniziativa e parla di una necessaria “valutazione della qualità acustica per la conservazione degli ecosistemi e della biodiversità”, annunciando poi l’installazione di nuove postazioni di ricarica per veicoli elettrici. Una decisione, quella spagnola, non troppo diversa da quella che dovrebbe riguardare le Dolomiti, nello specifico i passi del Pordoi, Campolongo, Gardena e Sella, interessati a una sperimentazione per razionare i flussi di traffico, grazie ad accessi regolati tramite prenotazione online, tenendo conto dei parcheggi effettivamente disponibili in quota. Un misura che verrà applicata a partire dal 2024 e pensata per entrare a pieno regime entro il 2026, anno in cui si svolgeranno le Olimpiadi Invernali di Milano - Cortina. Anche in questo caso si tratta di una decisione dibattuta ma, almeno sulla carta, più razionale. 


 

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